Con lo stilista Franco Ciambella a Forme e colori è sbarcata l’alta moda

Franco Ciambella, lunedi 5 maggio mattina davanti a tantissimi giovani è stato protagonista a “Forme e colori nella terra di Tuscia”, la mostra concorso di artigianato artistico e design organizzata dalla Cna al Centro culturale di Valle Faul, in programma fino al 12 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con ingresso gratuito.

“Storie in punta di ago. L’arte sartoriale svelata dallo stilista: Ciambella ha raccontato la propria esperienza e non solo, nell’ambito dei “Dialoghi con gli artigiani”, curati e coordinati da Ivana Pagliara, operatrice culturale e turistica, di Promotuscia. “Sono felice – ha detto lo stilista di alta moda e sposa, noto a livello internazionale – di avere una platea di giovani. La moda è tutto: è un’esperienza sensoriale”, dove ognuno si espone indossando elementi diversi, “dalla collanina africana ai jeans strappati”.

Ciambella ha quindi toccato storia e significato del suo lavoro, dalla nascita a Versailles a Parigi, con i paralleli italiani di Venezia e Caserta, alla definizione di made in Italy, “un marchio di eccellenza”. La qualità? “È come parlare: c’è chi lo fa in dialetto e chi in italiano corretto”. Ha anche coinvolto i giovani, con esempi di moda nella musica, interagendo con loro e mostrando i video delle sfilate con protagonisti i suoi lavori.

Ma cos’è l’alta moda? “Quella di un certo livello”, ha proseguito Ciambella, sottolineando che in ogni caso “l’importante è comprendere e notare le differenze con spirito critico, cosa che con l’avvento di internet si è andata perdendo”. Lo stilista ha un atelier a Civitavecchia, le sue creazioni sono al centro di avvenimenti di livello internazionale. Come quelle indossate da Elena Sofia Ricci in occasione dei David di Donatello, tanto per fare un esempio. Ha creato una linea, “Via Veneto”, come la via romana simbolo della dolce vita frequentata da personaggi del mondo dello spettacolo.

Il quarto e ultimo appuntamento di “Dialoghi con gli artigiani” è in programma mercoledì alle 10,30. Da non perdere, per chi ama la musica: Andrea Di Maio sarà infatti protagonista di “Un liutaio italiano a cavallo di due millenni, 1979-2019”. Dal 1980 costruisce e restaura antichi strumenti musicali a tastiera quali clavicembali, virginali, spinette e clavicordi. I suoi strumenti, realizzati a mano, si trovano un po’ in tutto il mondo.

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