Coldiretti, è stato registrato un aumento del 40% delle richieste di aiuto da parte dei “nuovi poveri”

E’ di questi giorni la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero delle Politiche Agricole, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che suddivide lo stanziamento dei fondi dedicati al “Programma annuale di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti”.
Da analisi Coldiretti, è stato registrato un aumento del 40% delle richieste di aiuto da parte dei “nuovi poveri”. Le stime parlano di 4 milioni di soggetti in difficoltà che a causa della perdita del lavoro, delle difficoltà affrontate da piccoli commercianti o artigiani, delle ancora tante persone impiegate nel sommerso che non hanno avuto modo di poter attivare particolari sussidi o aiuti pubblici così come i tanti che, pur avendo un lavoro a tempo determinato o un’ attività saltuaria, non avevano risparmi da parte.
“Siamo preoccupati che con l’ arrivo del Natale sempre più persone siano costrette a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari – afferma Pacifici, Presidente Coldiretti Viterbo – E’ necessario accelerare, subito, la presentazione dei bandi per gli aiuti agli indigenti con i 250 milioni stanziati per l’ acquisto di cibi e bevande Made in Italy di qualità da poter distribuire ai soggetti più in difficoltà. Per essere efficienti ed efficaci nel sostegno alle realtà in difficoltà bisogna rendere al piu’ presto disponibili i prodotti alimentari da acquistare con le importanti risorse stanziate nel Decreto Rilancio destinate alle famiglie più povere per l’emergenza sociale senza precedenti che l’Italia sta affrontando”.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si attua un primo intervento urgente per fare fronte alle crescenti richieste di aiuto che vengono agli Enti impegnati nel volontariato e, allo stesso tempo, sostenere il lavoro e l’economia del sistema agroalimentare tricolore duramente colpito dalle difficoltà delle esportazioni e della ristorazione in grave crisi.
“La macchina della solidarietà è stata attivata fin da subito; nei mercati di Campagna Amica, l’ iniziativa della spesa sospesa ha realizzato la più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento” conclude Pacifici “e questo ci ha avvicinato ancora di più ai nostri consumatori: quasi 4 italiani su 10 (39%) dichiarano di partecipare a iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno attraverso donazioni o pacchi alimentari, anche utilizzando le operazioni di aiuto messe in campo presso i nostri punti di raccolta”. Circa 2 milioni di chili in frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero sono stati raccolti e donati dagli agricoltori di Campagna Amica ai più bisognosi nell’ambito dell’iniziativa la “spesa sospesa” operativa lungo tutta la Penisola
La lista dei prodotti 100 % italiani da acquistare per distribuire ai piu’ indigenti prevista dal Decreto del Ministero delle Politiche Agricole comprende – sottolinea la Coldiretti – 36 milioni di euro per l’acquisto di prosciutto crudo Dop, cotto e salumi Dop/Igp; 8,4 milioni per salumi non da carne suina (tacchino, bresaola); 50 milioni per formaggi DOP; 20 mln per olio extravergine di oliva. Inoltre omogeneizzati di carne (5 milioni), omogeneizzati di frutta (4 milioni , pastina per infanzia (4 milioni), biscotti prima infanzia (5 milioni), latte crescita 2-3 per infanzia (1 milione), carne bovina sottovuoto – polli interi surgelati (10 milioni), carne in scatola (12 milioni), spezzatino con fagioli e piselli per mense (1,5 milioni) e nel formato 400 grammi (5 milioni), zuppe di cereali con verdure (6 milioni), minestrone con verdure (6 milioni), pasta secca nel formato 500 grammi di cui il 10% senza glutine (10 milioni), riso nel formato da 1 kg (6 milioni), preparati per risotti (6 milioni), passata di pomodoro (12 milioni), polpa di pomodoro o pelati formato per mense (1 milione), sughi pronti al ragu’ e al basilico (8 milioni), verdure in scatola e in vetro (8 milioni) e nel formato per mense (2 milioni), legumi in scatola – fagioli e lenticchie (3 milioni), macedonia di frutta e frutta sciroppata (7 milioni), succo di frutta (6 milioni), purea di frutta (4 milioni) e, infine, crackers di cui il 10% senza glutine (4 milioni). Inoltre la copertura dei costi dei servizi logistici ed amministrativi prestati dalle organizzazioni di volontariato sono ammissibili nel limite del 5% del costo di acquisto di derrate alimentari per singola aggiudicazione della fornitura del prodotto alimentare.

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