Certamen Viterbiense 2019: un’edizione che parla di equità

Un Certamen che parla di equità sabato 6 aprile 2019, presso la Sala Regia del Comune di Viterbo, alla presenza del sindaco Giovanni Arena, del consigliere regionale Enrico Panunzi, delle autorità militari, è avvenuta la proclamazione dei vincitori dell’edizione 2019 del Certamen Viterbiense della Tuscia. Una cerimonia che ha celebrato l’impegno, la volontà e la passione dei trentuno giovani traduttori provenienti da sei regioni italiane e da quattro stati esteri, come sottolineato anche dalle parole della dirigente scolastica del Liceo “Mariano Buratti”, la dott.ssa Clara Vittori, e dalla presidente della commissione giudicatrice, Maddalena Vallozza, professoressa di Letteratura Greca presso l’Università degli Studi della Tuscia. I valori del mondo classico, come ricordato dal dott. Panunzi, sono fondamentali per la conoscenza e devono essere proiettati nel futuro. Protagonista assoluto della gara di traduzione è stato Luciano di Samosata, scrittore e retore del II sec. d.C, di origine siriana, e autore, fra le numerose opere, della Storia vera, parodia fantastica dei racconti di viaggiatori e prototipo, ad esempio, dei Viaggi di Gulliver. Il brano rispetto al quale gli studenti hanno messo in gioco le loro competenze di traduzione e contestualizzazione è una lettera di Odisseo a Calipso. Ad aggiudicarsi il primo premio di 750,00€ è stata Kristina Vashpanova, studentessa del Liceo Classico di San Pietroburgo, Russia, grazie a un’attenta resa del passo, un’accurata scelta lessicale e un ricco commento letterario. Seconda classificata è stata Matilde Sacchi del Liceo Classico “Giulio Cesare” di Roma, per una traduzione fluida e vivace e un commento ampio e originale. Sul gradino più basso del podio Luca Trivelli del Liceo Classico “Gaetano De Sanctis” di Roma.

La premiazione è stata un’occasione importante per riaffermare l’ottima salute del liceo classico e degli studi umanistici con l’obiettivo di renderli sempre più democratici. Democraticità ed equità, tra l’altro, sono stati anche i temi del Convivium Viterbiense, tenutosi preso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università della Tuscia, in una tavola rotonda con al centro l’opera La scuola giusta di Federico Condello, professore di letteratura greca all’università Alma Mater Studiorum di Bologna. Durante il dibattito il prof. Condello e la Dirigente scolastica Clara Vittori hanno rimarcato l’equità del liceo classico smorzando l’accusa di classismo e fascismo (il liceo classico ha un’origine ben precedente, tanto da esser definito “liceo sabaudo” o “liceo risorgimentale”, ha sottolineato il professore) e ribadendo la necessità di un necessario cambio di paradigma che punti sull’inclusione e sulla tutela della democrazia scolastica. Condello, insieme al prof. Mauro Tulli dell’Università di Pisa, ha dimostrato come il liceo classico non abbia subito alcuna documentabile crisi di iscritti, paventata da numerose testate giornalistiche negli ultimi anni, e come gli studenti “classici” riescano a ottenere mediamente all’università voti più alti e ad avere maggiore libertà e possibilità per la scelta più importante della vita: il futuro lavorativo, anche a prescindere dallo status socio-culturale di provenienza. 10 posto Graf Sophie Liceo Classico Fichtengasse di Vienna, Austria 9 posto Paparcurio Zeudi Liceo Classico Guglieminotti di Civitavecchia 8 posto Pinchuk Jonathan Vita e Pax College Schoten, Belgio 7 posto Munari Ilaria Liceo Classico F. Corradini di Thiene (Vicenza) 6 posto Cracco Camilla Anna Liceo Classico Beccaria di Milano 5 posto Kazakòva Diana Liceo Classico di S. Pietroburgo, Russia 4 posto Covuccia Maria Teresa Liceo Classico Dante Alighieri di Latina 3 posto Trivelli Luca Liceo Classico Gaetano De Santis di Roma 2 posto Sacchi Matilde Liceo Classico Giulio Cesare di Roma 1 posto Vashpanova Kristina Liceo Classico di San Pietroburgo, Russia.

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