Arsenico, Panunzi: soluzione nella miscelazione delle acque

Miscelazione delle acque come soluzione strutturale al problema arsenico . Il consiglio regionale del Lazio ha accolto l’ordine del giorno presentato dal vice presidente della decima commissione Enrico Panunzi.

Il documento impegna il presidente Nicola Zingaretti e gli assessori competenti per mettere in atto finanziamenti destinati ad impianti di miscelazione. Interventi resi ancora più necessari dalla breve vita economica degli impianti di dearsenificazione esistenti, che comporta un aggravio di spesa per la sostituzione.

“Realizzare un sistema di miscelazione delle acque ha un duplice vantaggio – sottolinea Panunzi –. Da una parte, una programmazione acquedottistica di sistema su tutto il territorio e l’attuazione di interventi di ricerca e riduzioni delle perdite assicurerebbero un servizio idrico di qualità a costi sostenibili. Dall’altra si avrebbe una notevole riduzione delle spese, a fronte dei costosi dearsenificatori. Sistemi che richiedono una manutenzione costante e dispendiosa e che devono essere sostituiti pochissimi anni dopo dalla loro entrata in funzione”.

Nella Tuscia sono stati installati 86 impianti di potabilizzazione che trattano mediamente una portata massima complessiva di 1,5 m3/s (1,5 volte la porta media necessaria sul territorio) e il loro esercizio determina un costo annuo per energia elettrica, reagenti, materiali filtranti, personale, manutenzioni e smaltimenti ben superiori ai 10 milioni di euro all’anno. Con la stessa spesa, in un arco temporale breve, 10 anni, si potrebbero realizzare soluzioni acquedottistiche integrate e attuare un programma di riduzione perdite, capaci di assicurare una fornitura idrica di qualità per una pari portata di circa 1,5 m3/s.

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