Andrea Duri: camminare nella natura è cogliere in uno scatto quello che spesso non vediamo

Lo abbiamo intercettato in occasione di una istantanea di prima neve alla Faggeta e siamo rimasti incantati da un fotogramma che nel colpo d’occhio non ometteva nulla, il candore della neve, il verde dell’albero, la nicchia con la Madonnina, il senso di silenzio sprigionato da una immagine statica. Lo abbiamo rincorso per farci raccontare come nasce la passione per la fotografia  per un runner, sportivo vero, e abbiamo capito che ha ragione chi definisce il runner un paesaggista che porta dentro di sé paesaggi e panorami più del tempo indicato dall’orologio.

Chi è Andrea Duri?

38 anni di Viterbo. Libero professionista, titolare del Negozio RUNNNER (tecnico- specializzato Running/Walking). Il Running una scelta consapevole come passione e lavoro. Una esperienza decennale nel settore, prima come runner amatoriale (passione che continuo a praticare) poi anche come dimensione lavorativa. Alle gare su strada, quali maratone, mezze maratone, 10k preferisce quelle in montagna, le gare di Trail Running.

Nasce dall’essere un runner il percorso d’amore per la fotografia naturalistica?

Privilegiando la Corsa in Natura, nel bosco, in montagna, mi sono sempre trovato di fronte a paesaggi e scorci naturalistici capaci di suscitare emozioni, di attivare uno scambio, la capacità di rigenerarsi, di staccare. Tutto questo ha portato una passione per la natura sempre più forte anche grazie alla fotografia.

La formazione tecnica si è avvalsa di corsi di formazione?

In realtà non ho fatto nessun corso di formazione, ne avrei anche voglia ma mi manca il tempo materiale. Scatto principalmente con il mio smartphone che ho sempre con me nei miei allenamenti e questo mi porta a scattare ciò che mi suscita emozione mentre sto correndo.

I primi rudimenti?

Mah, scatto fotografie per passione personale, quindi non spetta a me dire se per farlo sia passato da rudimenti veri e propri, diciamo che mi definisco un autodidatta.

Quanto oggi social come Instagram e Facebook aiutano nel cogliere lo scatto veloce?

I social network hanno sempre un ruolo fondamentale in questo scatto veloce e sollecitano una condivisione rapida, la foto gira e raggiunge milioni di utenti in giro per il mondo. Con il loro potenziale si può promuovere una realtà culturale, territoriale, naturalistica, commerciale con un click.

La Tuscia, il Viterbese offrono scorci di territorio bellissimi che si lasciano fotografare…

Assolutamente sì! Tutta la Tuscia offre scorci naturalistici, storici e paesaggistici da fotografare. Viviamo in una terra bellissima, impossibile non rimanerne affascinati.

Quali sono le meraviglie fissate inconsapevolmente a parte la recente prima nevicata alla Faggeta?

Natura sicuramente, i nostri Monti Cimini, il panorama dalla Croce della Palanzana, Monte Fogliano, Monte Venere, la stessa Faggeta del Monte Cimino, la Via Francigena .

Un istante di natura, colto furtivamente, per cercare di sensibilizzarle alle problematiche che oggi più che mai affliggono il nostro pianeta. Quanto questo la coinvolge?

La mia è una risposta didascalica. Impegno: quotidiano, ognuno deve fare la propria parte. Consapevolezza: valore dei Luoghi-Sensibilizzazione: si dovrebbe prendere più cura dell’ambiente circostante-Conoscenza: del territorio, come origine e appartenenza allo stesso.

Nella sua corsa da runner quanto conta fermarsi di colpo per pensare a uno scatto?

Mentre sto correndo spesso sono assorto dai miei pensieri e cerco di godermi ciò che vedo intorno a me e se vedo qualcosa che cattura la mia attenzione, prontamente mi fermo e scatto una foto, senza pensare al resto, senza pianificazione.

 

Per Andrea Duri ogni gelida mattina invernale, ogni tramonto, e ogni istante passato a ripiegarsi nella mossa che coglie quel momento lo hanno portato a scoprire un mondo diverso che ci appartiene e che è sempre davanti a noi, ma spesso non riusciamo a vederlo. Grazie per la bellissima testimonianza.

   

Ph Andrea Duri

 

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