Alice Pasquini, installazione Not a Target con Medici Senza Frontiere. Una testimonianza sulle cinque guerre in corso

not a target Instazzione Alice Pasquini copia

Not a Target -Non è un bersaglio: Installazione al Festival Internazionale di Ferrara

L’installazione è composta di cinque grandissimi ritratti e si chiama “Not a Target” perché si parla di essere umani, e gli ospedali e le persone fragili e deboli non dovrebbero essere mai un mirino di una guerra, come dicono i Medici Senza Frontiere”, afferma Alice Pasquini Street artist, illustratrice e scenografa italiana.

“Sono lieta di condividere con voi alcune immagini della mia ultima installazione, Not a Target, presentata in collaborazione con Medici Senza Frontiere durante il Festival Internazionale di Ferrara. L’opera, esposta in Piazza Trento e Trieste, si ispira alle storie vere di pazienti e operatori sanitari che, nei conflitti più brutali del mondo, rischiano ogni giorno la vita per salvare gli altri, tutelando la dignità e i diritti umani. Attraverso queste immagini, vi invito a esplorare questa testimonianza visiva, che tocca cinque guerre in corso, dall’Ucraina al Sudan”.

“La street art e un’arte sociale .Tutta la mia arte parla dei sentimenti umani e delle persone.

Volevamo rappresentare le storie dei conflitti in corso, avvicinare il pubblico a un concetto così astratto, lontano, e raccontare veramente delle storie umane”, spiega.

E così più che delle sagome, diciamo simboliche, ho voluto veramente fare dei ritratti a simbolo di tutti questi conflitti, [ritraendo] quei momenti umani e di scambio che diventano poi storie anche di speranza dentro una situazione comunque disperata”.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI