Al Teatro Bianconi doppio appuntamento con danza e prosa: da Don Chisciotte al ritorno di Marco Falaguasta

Falaguasta

Il prossimo fine settimana un doppio appuntamento al Teatro Bianconi di Carbognano. Si inizia venerdì 24 marzo alle 21.00 con l’ultimo appuntamento con la danza e con la Compagnia del Balletto di Viterbo che, con la direzione artistica di Erika Bussi e la direzione tecnica di Gioia Tarulli, presenterà uno spettacolo in due quadri: una suite dal balletto Don Chisciotte con coreografie di Marius Petipa riadattate da Alessandra Bianchini su musiche di Ludwig Minkuse e I got rhytm con coreografie di Alessandra Bianchini, Paolo Santilli e Gioia Tarulli su musiche di George Gershwin & Artisti Vari.

A seguire domenica 26 marzo alle ore 17.00 il graditissimo ritorno di uno dei mattatori del palcoscenioz più apprezzati dal pubblico del dinamico teatro dei Cimini: Marco Falaguasta con Non ci facciamo riconoscere di M. Falaguasta e A. Manciniloro.

Cosa significasse esattamente questa frase che i genitori degli anni ’70, ’80 e ’90 ritenevano buona per tutte le circostanze nelle quali bisognasse richiamare i figli a un comportamento comunque diverso, è rimasto un mistero!

Però questa frase risuona ancora nelle orecchie di tutti quelli che, come il protagonista, sono nati o cresciuti in quegli anni. Gli anni di piombo, gli anni della legge sul divorzio, sull’aborto, gli anni del sequestro Moro, ma anche del boom economico, dell’Italia campione del Mondo. Gli anni della Panda 30 con il finestrino abbassato e l’autoradio che suonava i Depeche Mood, i Duran Duran, gli Spandau Ballet e “Boys” di una dirompente Sabrina Salerno che metteva d’accordo tutti.

Anni ai quali la generazione del protagoista guarda sempre con nostalgia. Certo eravamo giovani e spensierati, ma siamo proprio sicuri che non farsi riconoscere sia stato un vantaggio o forse, in qualche circostanza, avremmo potuto alzare la voce e… Farci riconoscere?

Proviamo a rispondere insieme a questa domanda passando attraverso quello che siamo stati, per vedere come siamo diventati noi che le domande le facevamo ai cugini più grandi, allo zio più moderno e non avevamo né Alexa né Google.

Marco Falaguasta dialoga con gli spettatori per capire se davvero quello che ci aspettavamo è poi successo oppure, date le premesse, ci aspettavamo di più. Con il linguaggio leggero e arguto della satira prova a ripercorre quegli anni per capire se, davvero, sono stati anni importanti e spensierati oppure quella di noi cinquantenni è solo nostalgia e quel periodo solo un’illusione.

Per informazioni e prenotazioni basta visitare la pagina Facebook del Teatro Bianconi o il sito internet www.teatrobianconi.it oppure telefonare al 340.1045098

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