Al JazzUp con gli Organicanto ballate, tarantelle e canti della tradizione popolare

Un salto indietro nel tempo, una musica folk che rappresenta un “ponte” di note che unisce il territorio.
Un evento, realizzato in collaborazione con la Balera Caffeina, assolutamente da non perdere è in programma per questa sera, dalle 21.30, sul palco del JazzUp Festival. Ad animare la serata conclusiva della XIII edizione della kermesse musicale arrivano gli Organicanto.
Il viaggio nelle tradizioni popolari della Tuscia con gli Organicanto è riscoperta di una tradizione perduta nei tempi e lentamente rispolverata. Suoni e colori di una società in continua trasformazione, che cancella e manda al macero secoli di storia, di esperienza, di conoscenza e cultura rurale, contadina e artigiana.

Organicanto è musica popolare e riscoperta di una tradizione perduta nei tempi. Una ricerca accompagnata dal piacere e dalla passione per la cultura popolare, la memoria, il sapere, le radici che affondano nelle nostre antiche terre, in un sentire comune, aperto, dal basso, nello spirito di solidarietà, uguaglianza e libertà che da sempre ci accomuna.
Organicanto nasce come molte piccole storie, per gioco, per passare piacevoli serate, nelle cantine, nelle case, negli angoli delle strade e delle piazze, con qualche strumento rimediato e tanto spirito creativo trasmesso di generazione in generazione.

Il gruppo nasce nel 2000 in un territorio di mezzo compreso tra Umbria, Lazio e Toscana, tagliato e attraversato da sempre da influssi e storie di ogni tipo e di ogni provenienza. A poco a poco trasforma quello che sembrava essere un gioco e un passatempo, in una passione, una ricerca, uno studio, senza perdere di vista le proprie origini e il proprio carattere squisitamente popolare, intriso di semplicità, calore, naturalezza.

On stage: Maurizio Luciani: organetto, clarino e voce – Massimo Luciani: voce, tamburello e percussioni – Riccardo Ragazzini: percussioni e organetto – Maurizio Puri: chitarre – Massimo Pasquini: basso elettrico, contrabbasso, chitarra – Francesco D’Urbano: flauti e cornamusa – Giuseppe Focarelli: chitarra.

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