Agraria, Cardarelli: un progetto di valorizzazione attività sostenibili per piccoli produttori

Si è svolto presso la sede centrale del Cardarelli un incontro preparatorio per la realizzazione di un progetto che vede impegnata la Centrale Ortofrutticola di Tarquinia e la Sezione di Agraria del Cardarelli di Tarquinia.
Presenti alla riunione il promotore, Stefano De Paolis, direttore della Tenuta del Gattopuzzo di Civitavecchia e il Presidente della Centrale Ortofrutticola di Tarquinia, Alessandro Serafini. Per la Sezione di Agraria la Dott.ssa Piroli insieme ai Docenti che coordineranno il progetto a ai tre alunni della quarta Agraria: Giorgia Dili, Giuliano Quatrini e Vittorio Brachetti che saranno impegnati anche nei controlli presso le aziende.
“Il progetto spiega De Paolis vuole approfondire la possibilità di valorizzare un prodotto storicamente legato ai nostri territori agricoli verificandone le attitudini ad espandere la propria coltivazione all’interno dell’areale. Il “Pomodoretto Pendulo dell’Etruria Meridionale” così si chiama il pomodoro oggetto di sperimentazione ha ottenuto il riconoscimento di “ Prodotto Agroalimentare Tradizionale” , marchio molto importante anche nell’ottica di possibili progetti finanziabili, ed è presente in coltivazione almeno da trecento anni nei nostri territori e si avvicina come caratteristiche di serbevolezza e di tecnica di coltivazione e conservazione al Pomodorino del Piennolo del Vesuvio.”
“Siamo molto contenti – comunica il Presidente della Centrale Ortofrutticola di Tarquinia, Alessandro Serafini – di collaborare attivamente con La sezione agraria del Cardarelli. Convinti che sia un indirizzo scolastico fondamentale per la crescita delle aziende agricole e delle cooperative della zona nel prossimo futuro. Speriamo che il progetto del pomodorino pendulo sia la prima di una lunga serie di iniziative che intraprenderemo insieme, per sviluppare e pubblicizzare sempre più prodotti che rappresentino il meglio delle produzioni agricole del nostro eccezionale territorio.”
“Lo studio – prosegue Odoardo Basili – vedrà coinvolte alcune piccole aziende associate alla Centrale Orofrutticola di Tarquinia. La Sezione di Agraria parteciperà producendo le piantine necessarie e seguirà sul campo attraverso i suoi studenti l’evoluzione della coltivazione e le caratteristiche di conservazione.
Procederemo ad una caratterizzazione dei terreni attraverso una base analitica degli appezzamenti oggetto della prova attuando tecniche di agricoltura sostenibile valorizzando le caratteristiche peculiari di questo pomodoro autodeterminato particolarmente resistente a fitopatie e ad insetti come la Tuta Absoluta e con necessità nutritive e soprattutto di acqua particolarmente limitate.
Si verificheranno poi le caratteristiche climatiche dell’areale scelto per la prova anche nel verificare la capacità di serbevolezza e mantenimento nel tempo del prodotto che viene sottoposto ad una essiccazione naturale in caratteristici grappoli da appendere come era normale nelle famiglie contadine .”
“Voglio ringraziare Stefano De Paolis, promotore dell’iniziativa e Alessandro Serafini e tramite lui la Centrale Ortofrutticola di Tarquinia per la costante vicinanza alla nostra sezione di Agraria, conclude Laura Piroli. L’iniziativa persegue tutte le finalità legate all’orientamento didattico del corso per periti agrari. In particolare poter essere coinvolti in progetti di collaborazione con le realtà agricole del territorio partecipando attivamente anche con i nostri studenti che possono apportare il loro personale contributo e arricchire le loro competenze.
Un bellissimo battesimo anche per il “Biodistretto della Maremma Etrusca e Monti della Tolfa” che proprio in questi giorni ha ottenuto il riconoscimento ufficiale dalla Regione Lazio, e del quale questo progetto di studio ne condivide le finalità e gli obiettivi primari”.

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