A spasso con Defuk, una guida per riscoprire Montefiascone

Chiara Mezzetti

Alla base c’è l’amore. L’affetto per quel paese che si erge sulla cima di una collina nel mezzo della Tuscia e che si firma con il brand EST! EST!! EST!!!: Montefiascone. È dall’affetto e dalla consapevolezza delle bellezze di questa terra che nasce il lavoro a quattro mani di Marcello Mari ed Elettra De Maria: “A spasso con Defuk”. Una guida per riscoprire la sua storia, i suoi luoghi e i suoi profumi. Più che un itinerario appare quasi come un romanzo, con due personaggi principali: Fra Bernardo e Defuk. I due protagonisti si muovono attraverso varie disavventure e riflessioni tra i luoghi più significativi di Montefiascone, e ne riscoprono in collaborazione con il lettore l’essenza più remota.

Il libro è pubblicato dall’associazione Estrosidee e di estroso ha proprio tutto, a partire dallo stile editoriale. Le righe si intervallano a cartoline d’epoca (Marcello Mari), foto (Giancarlo Breccola, Leonardo Breccola e Quinto Ficari) e acquerelli (Carla Bartoli). Si va da San Flaviano a Piazza Vittorio Emanuele, dalla chiesa di Santa Margherita a Montedoro.
Insomma, i due avventurieri non lasciano nessun angolo di Montefiascone scoperto, e si alternano in considerazioni di tipo architettonico, storico e poetico.
Il destinatario quindi è il turista come il montefiasconese, il bambino e l’adulto, l’esperto e il neofita. Tutto il ricavato del libro sarà devoluto in beneficenza.

Il progetto si inserisce nel più ampio disegno di valorizzazione del territorio portato avanti in quest’ultimo periodo anche dal Lions club di Montefiascone, che si è occupato di coordinare lo spostamento della lapide di Defuk. Questo avverrà venerdì 23 marzo, alle 15.00, all’interno della chiesa di San Flaviano. La nuova posizione darà maggiore visibilità e più facile fruibilità del monumento. Si collocherà nel lato destro della basilica, all’ingresso, dove godrà di un’illuminazione naturale e sarà maggiormente contestualizzato
attraverso la presenza di una stele esplicativa della storia di Defuk e della chiesa stessa.
Libri e iniziative sono partiti, ora sta ai turisti, ma prima ancora ai cittadini, accoglierle e reimparare ad amare questa terra, che poi è anche reimparare ad amare se stessi.

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