“Impronta Futura”, il progetto per ridurre l’impatto ambientale delle scuole di Viterbo e provincia

ImprontaFutura

Le scuole di Viterbo e provincia sono invitate a partecipare a “Impronta Futura”, il progetto dedicato alla riduzione dell’impatto ambientale degli istituti. Promosso da Fondazione Ambienta, Gruppo Spaggiari Parma e La Fabbrica Società Benefit con il sostegno di ASviS, il percorso offre gratuitamente agli istituti secondari di secondo grado la possibilità di valutare la carbon footprint della scuola e di individuare interventi mirati nei tre ambiti più rilevanti: mobilità casa-scuolaconsumi energetici e gestione dei rifiuti.

Attraverso la piattaforma improntafutura.scuola.net, messa a disposizione dai promotori, studenti e docenti possono raccogliere in modo semplice i dati relativi alla vita scolastica e disporre di strumenti che li guidano nella definizione di azioni concrete in chiave green. In questo modo, la scuola si trasforma in un laboratorio di sostenibilità, dove la conoscenza diventa pratica quotidiana. Come evidenzia Fondazione Ambienta: «Il progetto nasce con l’intento di promuovere consapevolezza e partecipazione su temi cruciali del nostro tempo, diffondendo la cultura del rispetto dell’ambiente tra le nuove generazioni».

Il progetto, totalmente gratuito, integra in modo concreto i principi dell’Agenda 2030 nei programmi di Educazione civica e permette agli studenti di ottenere fino a 30 ore certificate di Formazione Scuola-Lavoro: 15 ore per la partecipazione alle fasi di analisi e sperimentazione, e ulteriori 15 ore per chi realizza un project work dedicato a ideare e proporre soluzioni sostenibili per la propria scuola. Inoltre, le scuole possono candidare il proprio project work al concorso nazionale “Impronta Futura”, che premierà le proposte più efficaci con voucher per l’acquisto di materiale didattico. Le candidature dovranno essere inviate entro l’11 maggio 2026 e i vincitori saranno annunciati dalla giuria di esperti entro il 4 giugno 2026.

A oggi non esiste in Italia un censimento nazionale che misuri e registri in modo sistematico la carbon footprint delle scuole, che sono l’edificio pubblico più diffuso. “Partecipando a questo progetto, gli studenti non solo potranno sperimentare con mano concetti come l’impronta di carbonio, ma contribuiranno anche alla costruzione di un database delle scuole italiane e della loro potenziale impronta di CO₂, utile a valutare la sostenibilità degli istituti e ad avviare una raccolta dati strutturata e replicabile”, spiega Nicola de Cesare, CEO di Gruppo Spaggiari Parma, realtà leader dell’education technology che si appresta a celebrare i 100 anni al fianco della scuola italiana.

Per maggiori informazioni e per aderire al progetto: improntafutura.scuola.net

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