A Vitorchiano, durante il Consiglio comunale svolto nel tardo pomeriggio di martedì 22 luglio, è stata approvata all’unanimità la mozione presentata dal consigliere Alessandro Vagnoni per riconoscere lo Stato di Palestina. “Di fronte alla tragedia che si sta consumando in Medio Oriente, la mia proposta vuole andare oltre l’ideologia politica – ha rimarcato Vagnoni -. Le notizie che arrivano da Gaza e dalla Cisgiordania sono devastanti, Harvard ha definito la situazione ‘una catastrofe’ e il silenzio ormai è complicità. Ognuno di noi deve prendere una posizione affinché si arrivi alla soluzione di due popoli e due stati”. Un atto simbolico, in quanto il riconoscimento di uno stato da parte di un ente locale non ha valore giuridico a livello internazionale, perché è prerogativa di altri stati sovrani e delle le Nazioni Unite. Ma comunque un gesto importante e utile a sensibilizzare la collettività e, soprattutto, far leva sul Governo affinché attui provvedimenti concreti per fermare la mattanza di civili palestinesi perpetrata nella striscia di Gaza dalle Forze di difesa israeliane dall’8 ottobre nel 2023. “Approvando questa mozione – ha aggiunto il sindaco Ruggero Grassotti – vogliamo rendere consapevole la comunità affinché la narrazione tragica della guerra nella Striscia di Gaza non divenga routine tollerabile”. Dopo l’attentato terroristico avvenuto il 7 ottobre per mano dei miliziani di Hamas cha ha causato 1200 morti e il rapimento di circa 250 civili, la risposta del Governo israeliano guidato da Netanyahu è stata implacabile ed efferata, mietendo in meno di due anni oltre 60mila vittime di cui quasi 20mila bambini. Dati approssimativi e in continuo aggiornamento, con l’intera popolazione della Striscia di Gaza a rischio carestia. “Quello che sta accadendo davanti ai nostri occhi ci deve far vergognare – ha concluso il vicesindaco Federico Cruciani -. E, senza paura, dobbiamo affermare che a Gaza è in atto un genocidio”.
L’amministrazione comunale vitorchianese, inoltre, aderisce all’iniziativa promossa nei giorni scorsi da Tomaso Montanari e da altri intellettuali italiani dal titolo “Gaza muore di fame: disertiamo il silenzio”. Questo, in sintesi, l’appello lanciato dallo stesso Montanari sui propri canali social: “Domenica 27 luglio, alle 22, facciamo suonare a distesa le campane dei palazzi comunali, quelle delle chiese, e ogni sirena possibile: ambulanze, navi, barche, porti. Suoniamo ogni fischietto, battiamo le pentole. Facciamo più rumore, più chiasso, più fracasso possibile. Facciamolo insieme: nelle piazze e sulle spiagge. Facciamolo sui balconi e alle finestre. Facciamolo sui social. Facciamolo dappertutto”. (S.G.)


























