Mozione del Pd sul contrasto all’omo-bi-transfobia discussa in Consiglio Comunale, la delusione di Arcigay Viterbo

sede Arcigay Viterbo - Peter Boom

Siamo profondamente rammaricati per quanto accaduto durante l’ultima seduta del
Consiglio Comunale in merito alla mozione presentata dal Partito Democratico per il
contrasto all’omo-bi-transfobia. Un tema tanto rilevante e sensibile avrebbe meritato ben altro approccio: partecipato, condiviso e rispettoso del ruolo che le associazioni del territorio rivestono nel promuovere diritti e inclusione.

Siamo in primo luogo delusə dalla scelta dell’amministrazione di affossare una proposta che
meritava attenzione e importanza, e non possiamo non notare un’incoerenza di fondo
considerato che tutto ciò è avvenuto all’indomani di un evento come il Tusciapride che, aldilà di tutto, ha visto sfilare diversi componenti della maggioranza al fianco di persone della nostra comunità. Una comunità che oggi non può che essere delusa da questa scelta che ha respinto una proposta rilevante per i temi affrontati, senza dare spazio e luogo ad
un’alternativa valida e condivisibile dalla maggioranza del Consiglio.

Tuttavia, ci fanno riflettere le parole della consigliera Perazzini che ha fatto notare come
questa mozione risulti più una strumentalizzazione che una vera volontà di portare a casa un risultato importante per la comunità LGBT+.

La scelta di avanzare una mozione a gamba tesa, su un argomento così importante e
delicato, senza alcun preventivo coinvolgimento delle realtà associative che ogni giorno
lavorano sul campo, non può che sembrare un tentativo di sfruttare il tema dei diritti lgbt+
come strumento di giocoforza della più becera politica che guarda più alle lotte di potere che al reale benessere delle persone lgbt+, oltre ad essere una mancanza di rispetto nei
confronti della associazioni che vengono addirittura citate nel testo della mozione ma che di
fatto non sono state neanche contattate per essere coinvolte nel processo di elaborazione di un documento condiviso.

Non si può infine non rilevare la preoccupante similitudine nel modus operandi con la
costruzione del TusciaPride 2025 che, come abbiamo avuto modo di evidenziare, è stato
organizzato da un’unica associazione senza una reale coinvolgimento delle associazioni del
territorio che come in questo caso avrebbero potuto ben rappresentare le istanze e le
necessità della comunità lgbt+ per dare un contributo e contenuto concreto ad entrambe le
iniziative.

Il contrasto alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere è
una battaglia comune, che richiede unità, ascolto e condivisione. Procedere in modo
unilaterale significa svilire una causa che dovrebbe invece unirci, alimentando divisioni che
nulla hanno a che vedere con la tutela dei diritti.

Ribadiamo il nostro impegno quotidiano contro ogni forma di discriminazione e ci rendiamo
disponibili a costruire, insieme a tutte le forze politiche e soprattutto con il contributo delle
associazioni competenti, un percorso serio, inclusivo e partecipato. Il rispetto delle persone
LGBTQIA+ non può e non deve essere strumentalizzato per fini politici.

Il nostro impegno continua, ma con metodo, rispetto e responsabilità.

Arcigay Viterbo – Peter Boom APS

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