Lo scultore Fiorenzo Mascagna,”Il tempo come impronta” il valore dell’arte nell’unicum con la letteratura

Si è chiuso con successo ciclo di conferenze organizzato nell’ambito della mostra personale dell’artista Fiorenzo Mascagna “Il tempo come impronta”, apertosi il 7 dicembre con la presentazione dell’esimio prof.Aurelio Rizzacasa durata fino al 29 dicembre del 2024 presso il Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz a Viterbo.
“Un avvenimento letterario che ha come estensione l’arte” lo ha definito Mascagna al visitatore presente alle conferenze.
 Sono state 5 le opere vendute nella  mostra Il tempo come impronta. “Felice che siano state scelte da persone che amano l’arte”. E’ molto soddisfatto della sede ospitante lo scultore Mascagna, che definisce il Museo Nazionale  Etrusco di Viterbo luogo ideale con il suo patrimonio storico e culturale, per accogliere la sua mostra, dove arte e territorio dialogano e si fondono per raccontare una storia di rigenerazione e trasformazione. Le opere esposte risultano ariose e leggere vitali in quelle ombre chiuse che le definiscono. Il Museo di piazza della Rocca offre agli  artisti una nuova possibilità di mettersi in mostra, grazie allo sguardo marcato sul presente di una giovane direttrice come Sara De Angelis.Le conferenze ne attestono il momento di confronto, di scambio, di partecipazione. Il Museo per comprenderlo dobbiamo coglierne i processi e le dinamiche, e forse dobbiamo farlo con modelli nuovi.

I rimanenti lavori esposti sono tornati a Itinerart Cultura in via Sant’Egidio 11 a Viterbo, chi vorrà potrà continuare a seguire l’arte scultorea di Fiorenzo Mascagna.

 

L’Autore:

Allievo di Michelangelo Conte già allievo di Prampolini,con un percorso formativo caratterizzato da discipline legate alla psicologia del colore e alla teoria della forma. Durante il corso di studi ha frequentato parallelamente i laboratori artigiani della pietra e del legno, dove ha acquisito le fondamentali metodologie costruttive delle quali l’artista è un profondo conoscitore. E’ stato titolare della cattedra di “Teoria della Percezione e Psicologia della Forma” presso la  Accademia di Belle Arti di Viterbo che lo ha visto studente.   La sua ricerca ha avuto come campo di indagine il superamento delle distinzioni tra tradizione e contemporaneità. L’aver insegnato la disciplina che fu di klee al Bauhaus, ha consentito all’artista di approfondire le teorie sulla figurazione. Se il punto di partenza dell’artista è stato l’astrattismo, nel corso degli anni, maturata la convinzione della necessità di coinvolgere nella sua opera elementi di stretta contemporaneità, è approdato al Surrazionale. Questa giovane tendenza che ha nel suo programma la conciliazione delle diversità ed il superamento delle distinzioni, assume nell’opera di Fiorenzo Mascagna, il carattere dello spessore materico della scultura insieme alla raffinata conoscenza del colore. Nelle opere dell’ultimo periodo, connotate dalla compresenza di pietre e legni metallizzati, prevale la volontà di far dialogare materiali e tecniche diverse. Il supporto materico, nato insieme all’opera, accoglie le composizioni dello scultore.

 

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