Carla Centioni: “A Vasanello un progetto di cooperazione in Camerun che vale la pena di replicare come esempio”

Riceviamo e pubblichiamo

Vasanello: un progetto di cooperazione in Camerun che vale la pena, detto da chi l’ha visto con i suoi occhi, di replicare come esempio di buona cooperazione.
A parlare è Carla Centioni, responsabile del centro antiviolenza dell’Università della Tuscia, coinvolta per fare formazione a un gruppo di donne camerunensi che opererà nel centro antiviolenza di Fogo-Tongo dedicato a Silvia Tabacchi, la ragazza uccisa dal suo ragazzo proprio a Vasanello.
La proposta mi è arrivata dal Comune di Vasanello è ho subito accettato avendo fatto altre missioni di cooperazione in America latina e in Siria, ma il progetto “Anumbong –La Cosa Giusta” aveva una peculiarità, la costruzione di 18 pozzi, la riabilitazione di strutture igienico- sanitarie e la costruzione di centri per giovani e donne.
Sono arrivata a Youndè con il sindaco e l’assessora di Vasanello a fine agosto, periodo di piogge in Camerun, dove le strade rosse diventano rivoli di acqua e fango, impraticabili a qualsiasi altro mezzo di trasporto se non una Jeep e un buon autista. Otto ore di ‘viaggio’, mangiando patate lesse e noccioline vendute nei bagarini ai bordi delle ‘strade’, il lusso citato dall’articolo di EtruriaNews non l’ho visto. Ho provato solo emozioni all’arrivo a Fogo-Tongo dove il progetto ha portato 28 computer e nel Municipio è stata allestita una sala
informatica. Il progetto ha dovuto implementare i corsi, facendone 8 al giorno perché tutti i giovani del paese si sono iscritti. Ho visto ragazzi e giovani donne con i bimbi nelle fasce, come usano loro, in fila, in attesa del loro turno. Altri che dopo il turno, con scope e scopettoni pulivano il municipio, come restituzione alla collettività visto la gratuità del corso. Non nego che un pensiero è andato alla nostra realtà, ai nostri figli che
senso civico non sanno più cosa sia (vedi foto). Io sono rimasta nel Municipio mi attendevano le donne per le lezioni, un ‘intensive course’ di circa 6 ore al giorno dove andavo tutti i giorni dopo 2 ore di Jeep dalla base dove si alloggiava, un modesto albergo, spesso senza energia elettrica a causa delle piogge torrenziali.
Personalmente di pozzi ne ho visti solo 4, ma il sindaco e l’assessora hanno fatto sopraluoghi ovunque, sotto la pioggia. Il mio compito era un altro, ma dei 4 pozzi dove ero presente, ho visto come i villaggi ci accoglievano, tutta la comunità di donne e uomini che testimoniavano la felicità di avere finalmente l’acqua.
Pozzi pompe autoclavi, ne ho visto fino alla nausea.
Io sono inesperta della materia ma l’Agenzia Italiana per la Cooperazione (AICS) aveva inviato i suoi controlli a supervisionare il progetto. Tre ingegnere che non volevano chiacchiere ne bastava a loro controllare la realizzazione dei 18 pozzi. Hanno voluto concretezza, vale a dire pezzi di carta, certificazioni della potabilità dell’acqua e capire la sostenibilità futura dei pozzi. Concludo questa esperienza con l’inaugurazione del
centro Antiviolenza che porta il nome di Silvia, lasciandovi l’emozione di qualche lacrima uscita dai miei occhi quando il Prefetto del paese rivolto alle donne del corso ha detto – voi siete donne fortunate perché con questo spazio dedicato alle donne, in questo paese non accadrà ciò che è accaduto a Vasanello a Silvia.
Lasciatemi ringraziare Vasanello, un sindaco che non conoscevo, che ho visto sul campo impegnato con dedizione al controllo che i soldi fossero spesi per cose reali tangibili per la popolazione del Camerun.
Ci siamo lasciati, con il sindaco che ora chiamo Gino, dicendo, ci vedremo a Vasanello perché io posso testimoniare ciò che ho visto e fotografato. Gino mi ha risposto forse Vasanello non capirà che non ho tolto un centesimo dai fondi dedicati al mio paese perché i soldi vengono dall‘UE per la cooperazione.
Grazie Gino da parte mia per l’esperienza avuta di vedere che a prescindere dai distintivi politici che possono contrapporre le nostre scelte soggettive, ci sono le persone e soprattutto l’umanità delle persone.
Da parte di tutta l’equipe del centro antiviolenza dell’Università della Tuscia,

Carla Centioni

Corso informatico 1
Corso informatico
ragazzi che puliscono il municipio dopo il Corso
ragazzi che puliscono il municipio dopo il corso
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