E sei. Per il sesto anno consecutivo l’Università della Tuscia mette a segno una significativa crescita dei proventi operativi superando per la prima volta, nel bilancio del 2023, quota 80 milioni di euro, 83 per l’esattezza, con un incremento di quasi 10 milioni (+14%) rispetto all’esercizio precedente. Una performance finanziaria che si coniuga con la crescita dei numeri relativi a studenti e personale che operano nella struttura di Santa Maria in Gradi: 8.636 iscritti nel 2023 rispetto agli 8.422 dell’anno precedente; circa un migliaio le presenze straniere; 263 docenti; 123 ricercatori; 307 unità di personale vario. Legittima la soddisfazione espressa in conferenza stampa dal Rettore Stefano Ubertini, soprattutto rispetto alla opportunità di poter ridistribuire sul territorio le risorse originate dall’ateneo: “Il nostro ruolo non è raccogliere utili, ma produrre valore”. Un paio di slide per illustrare numericamente e al meglio il concetto: valore economico generato nel 2021, milioni 67; 73 nel 2022; 83 nel 2023. Valore distribuito: 60 milioni nel 2021; 68,7 nel 2022; 79 nel 2023. Non siamo di fronte a numeri costruiti in casa. “Ma si tratta di un rendiconto – ha sottolineato il Magnifico – certificato dalla società KPMG Spa, e ricordo che l’ateneo viterbese è l’unico in Italia a sottoporre il bilancio a giudizio di conformità dell’International Standard on Assurance Engagements”. Andando a spulciare tra le pieghe del documento, redatto insieme ad un team operativo formato da giovani studenti (Martina De Santis, Andrea Pizzo, Gioacchino Roncella) si scopre che la parte più cospicua delle entrate arriva dall’attività di ricerca con finanziamenti che hanno superato i 15 milioni di euro (7,7 milioni in più rispetto all’anno precedente e un aumento del 113% nel periodo 2019-2023), mentre sono rimasti pressoché invariati i proventi della didattica. “A questo proposito – ha spiegato la direttrice generale, Alessandra Moscatelli – è importante sottolineare che la tassazione degli studenti è di poco superiore al 10%, quasi la metà del limite del 20% fissato a livello nazionale. Il che evidenzia l’attenzione dell’ateneo verso le famiglie e le loro esigenze economiche”. L’obiettivo è quello di continuare a crescere anche a livello organizzativo e logistico. “Proprio ieri – ha annunciato il Rettore Ubertini – abbiamo mosso i primi passi ufficiali con la Regione e la Provincia per acquisire il vecchio complesso dei Vigili del Fuoco ai Cappuccini per trasformarlo in una moderna casa dello studente. E nel prossimo mese apriremo un punto informativo Unitus a Piazza del Comune a Viterbo”.
Bilancio Unitus, crescita e solidità finanziaria, Ubertini: “Il nostro ruolo non è raccogliere utili, ma produrre valore”
di Luciano Costantini



























