Gloria si prepara all’ultimo passaggio. Ma forse tale non sarà. “La macchina più bella che abbia mai conosciuto”. E’ il saluto di un innamorato vero, quel Sandro Rossi, capofacchino storico che la sera del 3 settembre sarà ancora alla testa dei suoi uomini, equipaggio davvero formidabile, anch’esso profondamente innamorato. Parole che risuonano a palazzo dei Priori in occasione della presentazione ufficiale dell’evento. La sala d‘Ercole è gremita come non mai: la sindaca Chiara Frontini, l’assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi, quasi l’intera Giunta, disposta sui banchi. E poi il presidente della Provincia Alessandro Romoli, l’ideatore di Gloria Raffaele Ascenzi, il costruttore Vincenzo Fiorillo, il presidente dei Facchini Massimo Mecarini, il vicario generale della Diocesi don Luigi Fabbri, la custode del monastero di Santa Rosa suor Francesca Piazzaia, il vice prefetto Andrea Nino Caputo.
Ci si prepara al decennale Unesco: l’età di Gloria, pur sempre giovane e bellissima e tanti sono gli anni da che la “macchina” è diventata patrimonio universale
dell’Unesco. “Una manifestazione religiosa che ha anche un valore identitario”, sottolinea la
sindaca. Concetto ribadito dal rappresentante del vescovo e che non è esattamente un
dettaglio, ma vorrebbe porre fine alle aspre polemiche di questi giorni riguardanti il tema
delicato della sicurezza. “La macchina è sicura”, ribadiscono il costruttore Fiorillo e i due maggiori rappresentanti dei facchini, Mecarini e Rossi.
Vengono ricordati gli appuntamenti più importanti: la vestizione dei nuovi Facchini, la
presenza per la prima volta delle “Facchine” (termine nuovo di zecca preso in prestito
dall’idioma locale), i passaggi (non ci sarà più quello di via Marconi), i divieti, i bus navetta, i parcheggi, le cene (stabilito il nuovo record di presenze e piatti serviti), le “girate”, il saluto dinanzi piazza della Repubblica al Maestro Alessio Paternesi, scomparso da pochi giorni.
Persino 1.500 candidi foulard che il costruttore Vincenzo Fiorillo ha fatto realizzare e saranno distribuiti ai familiari dei Facchini sulla salita di santa Rosa e a un bel po’ di ragazzi in piazza del Comune.
Sarà l’ultimo passaggio di Gloria. “Bella più che mai”, parola di Raffaele Ascenzi. “Tanto è vero – precisa – che per quest’ultima occasione non abbiamo cambiato nulla. Sarà ancora stupenda fuori e ancora più affascinante dentro”. Poi finirà in un deposito insieme alle altre. Per sempre? Magari no. “Perchè – assicura Vincenzo Fiorillo – mi impegnerò in prima persona per far si che essa torni a vivere, insieme alle altre macchine che l’hanno preceduta in un luogo, da pensare e poi realizzare, che una volta ricostruite le possa
conservare come è giusto che sia”. “Faremo del tutto affinchè la festa non venga rovinata da un monologo terroristico”. La conclusione della sindaca Frontini apre un piccolo
fuoriprogramma, coda magari poco piacevole di origine mediatica. Il 4 settembre ultima riunionedella Commissione incaricata di scegliere la
nuova macchina. E sarà già un’altra storia,senza però dimenticare Gloria.





























