La scomparsa di Ezio Bosso, “Al Teatro dell’Unione io c’ero. In Paradiso non possono perdersi neanche una nota”

di Cristiana Lamanna

Alla notizia della sua morte ho avuto le lacrime agli occhi. Troppe cose ancora da dire e da fare. Ora vorrei che parlasse solo lei. La sua musa ispiratrice: la musica.

Diceva:”La musica è vita. E l’unico modo per farla è farla insieme. La musica ti salva”. Amava così definire la sua compagna di una vita, Ezio Bosso è scomparso il 15 maggio.   “La musica è magia, diceva . Non a caso i direttori di orchestra hanno una bacchetta come i maghi”.

Per  il musicista la musica era un destino. Nonostante fosse figlio di un operaio e le persone povere non potevano fare i musicisti, qualcuno asseriva, lui ha abbracciato questa passione diventando uno dei più prestigiosi direttori d’orchestra. Compositore, pianista, ottimo contrabbassista. La musica, ripeteva, ti insegna una cosa fondamentale: ascoltare e va ascoltata a tutto volume perché tutti la sentano. Sempre sorridente, amava aprire i suoi concerti esclamando “ciao”. Enzo Bosso era un innamorato della vita.

Le sue mani quando dirigeva fluttuavano, disegnavano nell’aria perfette geometrie. Nessuna dissonanza. Negli ultimi tempi la malattia gli ha impedito di suonare il pianoforte ma non ha arrestato la sua voglia di vivere, di progettare, di creare.

Ho avuto il privilegio di vedere ed ascoltarlo, al teatro dell’Unione  a novembre dello scorso anno, in occasione della registrazione del concerto di Natale andato in onda poi in dicembre su Rai 3. Coincideva anche con il suo abbandono ai concerti a causa del deteriorarsi della sua malattia, ma continuerà a fare il direttore d’orchestra fino alla fine.

E’ stata una emozione immensa vederlo dirigere giovani musicisti dai quali  pretendeva il meglio, in cinque ore di concerto, una lezione di musica, di vita per tutto ciò che ci circondava. La sua malattia l’ha vissuta come una finestra per vedere le cose sotto un’altra lente. Ora riconduciamoci alla  sua musa ispiratrice: la musica. Alzate il volume.

In Paradiso non possono perdersi neanche una nota. Buon viaggio, Ezio .

Foto dal profilo social di Teatro Unione

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI