Progetto di vita su misura per i figli con disabilità di “Oltre noi onlus”

Nei giorni 6 e 7 aprile si è svolta a Viterbo, nella sala “Luigi Brutti” dell’oratorio della chiesa della Sacra Famiglia di via Santa Maria in Silice, un’attività di formazione sul tema “Pensare insieme il progetto di vita su misura per i nostri figli con disabilità”, rivolta a famiglie ed operatori e finalizzata a promuovere momenti di confronto e di accompagnamento attivo verso progetti di vita indipendente per i propri figli con disabilità.

L’attività è stata organizzata dalla fondazione Oltre noi onlus, Fondazione di partecipazione nata con lo scopo di aiutare le famiglie nel complesso percorso verso un “dopo di noi” sereno e condiviso dei propri cari.

L’evento ha ottenuto il patrocinio della fondazione Carivit (presente all’inizio dei lavori il presidente Mario Brutti) e del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, ed è stato realizzato grazie al sostegno economico della Banca di Viterbo Credito Cooperativo, della Cooperativa Sociale “AliceNova”, della Cooperativa Sociale Integrata “Gli Anni in Tasca”, al sostegno del collegio notarile Viterbo-Rieti (presente il Presidente Federico Tedeschi Porceddu) ed all’ospitalità di don Luca Scuderi, sempre pronto ad aiutare iniziative a favore e sostegno della famiglia, che ha messo a disposizione le strutture della parrocchia della Sacra Famiglia.

L’idea progettuale è nata dalla collaborazione con la Fondazione Idea Vita di Milano, da oltre 20 anni punto di riferimento di tante famiglie con ragazzi in difficoltà del capoluogo lombardo.

In qualità di relatori e conduttori dell’esperienza sono intervenuti il Presidente della Fondazione Idea Vita, Luigi Maravita, e le responsabili della Fondazione per l’attività di monitoraggio, Dr.ssa Laura Belloni e Elisabetta Malagnini.

Oltre 50 famiglie, con la presenza dei genitori ma anche di molti fratelli e sorelle, e 12 operatori del settore: questi i numeri molto importanti della due giorni di confronto che ha evidenziato come la famiglia debba essere protagonista nel costruire il progetto di vita per il proprio figlio, rispettandone inclinazioni e aspirazioni, ma soprattutto di quanto il problema del futuro dei figli con disabilità sia sentito e vissuto con crescente preoccupazione.

Dopo un primo incontro di conoscenza con i membri della fondazione Oltre noi onlus, l’attività è proseguita con le famiglie, attraverso la presentazione di esperienze concrete già realizzate sul territorio milanese dalla Fondazione Idea Vita. Sabato 7 aprile attenzione agli operatori, per avviare un percorso di formazione dei professionisti che guideranno in futuro le famiglie verso percorsi di vita indipendente dei propri cari, ed ai fratelli ed alle sorelle alla scoperta di una dimensione di relazione fraterna alleggerita dalle preoccupazioni dell’accudimento obbligato e di tipo genitoriale.

Palpabile la soddisfazione degli organizzatori: “Si è trattato di un primo momento di confronto reale sul territorio su un argomento così importante come l’elaborazione del progetto di vita della persona disabile – ha commentato Maurizio Casciani, presidente della fondazione Oltre Noi onlus –. Ora le famiglie avranno circa un mese di tempo per metabolizzare i numerosi input ricevuti ed affrontare nel secondo incontro dell’11 e 12 maggio l’attività concreta di progettazione”.

“Tutto l’impegno della Fondazione e delle tante famiglie che assistono persone disabili, rischia però di essere vanificati di fronte al completo immobilismo delle istituzioni. L’elaborazione del progetto di vita è un passaggio fondamentale per l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dalla legge sul “Dopo di Noi” approvata nel 2016, , ma attualmente, nonostante i termini imposti dalle direttive regionali siano abbondantemente scaduti, non è stato ancora emesso dall’Assessorato competente l’avviso per la presentazione delle domande. Altri 250.000,00 euro già finanziati rischiano di volatilizzarsi come i 280.000,00 già stanziati (ndr nel 2015!) per la casa famiglia di Monterazzano, di cui ormai non si hanno più notizie. Un territorio come la Tuscia, dove le risposte per il “Dopo di Noi” sono estremamente parziali, o addirittura inesistenti, se lo può permettere?”.

Maurizio Casciani
Fondazione Oltre noi onlus

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