Viterbese, il diktat di mister Giannichedda: “Ritrovare serenità e lavorare per vincere”

Cristiano Politini

Ritrovare la serenità e lavorare sodo. Questi gli obiettivi di Giannichedda, dopo la sconfitta casalinga per 1-2 rimediata contro il Piacenza nel turno infrasettimanale di recupero della 28^ giornata. La Viterbese è apparsa priva di idee e grinta, nonostante contro il Piacenza fosse passata in vantaggio poco dopo il quarto d’ora. Il post partita è, però, con l’amaro in bocca per la Viterbese e per Giuliano Giannichedda. Il mister laziale, infatti, è reduce da un punto in due gare con una Viterbese che stenta a ripartire.

“La squadra è partita bene, con voglia e determinazione, ma quello che non deve succedere è prendere gol su delle distrazioni che non sono da Viterbese. Se l’avversario segna perché lo merita va bene, ma prendere due gol su due disattenzioni è una cosa grave. Nel secondo tempo a mio avviso siamo stati poco lucidi, ci siamo fatti prendere dalla frenesia di recuperare e abbiamo sprecato delle occasioni importanti su tutti i contropiedi. Questa è mancanza di lucidità, dobbiamo ritrovare la serenità e lavorare per vincere, sono qui per questo”.

Nella partita di sabato prossimo al Rocchi contro l’Alessandria, il tecnico gialloblù potrebbe optare per un turnover in vista della sfida di coppa, sempre contro il team piemontese, anche se ora ogni partita è importantissima. “Dobbiamo vedere chi sono i giocatori a disposizione. Oltre agli infortunati, gli altri stanno abbastanza bene e abbiamo molti ragazzi che sono rientrati, su tutti De Vito, Benedetti e De Sousa, quest’ultimo ritornato in campo senza riscontrare problemi fisici. Giocando ogni tre giorni tutti, i giocatori sono fondamentali. Dobbiamo valutare e capire chi può fare i 90’ e dare il massimo”.

In chiave campionato e Coppa Italia tutti i match sono fondamentali, come tutti i giocatori della rosa, che diventano basilari per affrontare al meglio le restanti partite prima dei playoff. Tutti i tifosi sperano di rivedere presto in campo Jefferson, pedina fondamentale dell’attacco gialloblù, definito dal suo nuovo mister “voglioso di scendere in campo e un giocatore che fa la differenza”.

Per Giannichedda l’unica opzione è fare bene e vincere per risollevare, oltre al morale, anche il finale di stagione di una Viterbese che, di partita in partita, deve guardarsi dalle arrembanti inseguitrici e ritrovare il ritmo e la tenacia dimostrata fino a qualche partita fa per giocarsi al meglio i playoff e la finale di Coppa Italia.

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