Visioni Future, la forza di un abbraccio fra realtà virtuale e umanesimo: l’installazione Peaceful Places

DSC08486

Abitare la realtà virtuale, per ripartire dall’abbraccio: un gesto semplice e umano che ci costringe al confronto con le nostre vulnerabilità, dovuto alla massima vicinanza, ma che ci permette anche di rallentare e ascoltare noi stessi.

Questo il messaggio principale scaturito dall’installazione Peaceful Places, oggi andata in scena a Viterbo nel corso di Visioni Future, lo spin-off del festival di cultura digitale Medioera, giunto quest’anno alla sua settima edizione, che ha preso il via il 2 aprile con le residenze artistiche e proseguirà fino a domenica 7 aprile, culminando nella resa al pubblico dei lavori artistici.

A cura di Anna Lea Antolini, con Margherita Landi, coreografa, videomaker e antropologa, e Agnese Lanza, danzatrice contemporanea, Peaceful Places (I luoghi pacifici) è un’installazione “partecipativa e inclusiva” che ha visto la partecipazione di più di quaranta persone accorse negli spazi dell’area di strada San Lazzaro di Viterbo.

Il significato – Già premio Auggie Award Best Art 2021 di Santa Clara, California, l’installazione del duo artistico propone l’immagine dei corpi come luoghi pacifici, in contrasto con l’immagine dei corpi come armi, emersa nel periodo pandemico.

Le dichiarazioni – “Peaceful Places trasuda umanesimo – afferma la curatrice Anna Lea Antolini –. Nonostante l’utilizzo della realtà virtuale, si tratta di un’esperienza profondamente umana, perché si fonda sul gesto dell’abbraccio. Dieci persone in cerchio – spiega – utilizzando dei visori hanno la possibilità di vivere un’intensa esperienza sensoriale e animica”.

“È profondamente poetico per noi mostrare un’umanità attenta, concentrata e emozionata – racconta la coreografa Margherita Landi – Con quest’installazione lanciamo un messaggio politico che sposta l’attenzione dalla prestazione e dal virtuosismo performativo sul sentire, sull’inclusione. Per noi i luoghi pacifici sono i corpi, con un’immersione in una pratica che con la pandemia ci era stata negata”.

Digitale e innovazione – Peaceful Places a Visioni Future traccia la linea di innovazione ricercata dal festival, non solo per l’utilizzo di una tecnologia immersiva, ma anche per l’utilizzo della realtà virtuale completamente diverso dal consueto, capace di ridefinire il rapporto tra pubblico e performer.

“La realtà virtuale utilizzata – spiega Landi – è di tipo visivo. Nel nostro caso, abbiamo voluto utilizzarla per muovere i corpi delle persone. Attraverso dei visori, i partecipanti possono immergersi in un’altra dimensione e viene loro chiesto di ricalcare dei movimenti, con cui calarsi maggiormente nell’esperienza, già di per sé particolarmente immersiva emotivamente”, conclude.

Il festival Visioni Future – L’evento è in programma fino a domenica 7 aprile in tre località del Viterbese: Villa Citerno e Roccalvecce, con l’organizzazione della Aps Gioventù protagonista, il patrocinio della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Viterbo, dell’Atcl Lazio, della Camera di Commercio di Viterbo e Rieti, l’università IUAV Venezia e lo Short Theatre Festival.

Il festival ha l’obiettivo di promuovere la riflessione critica attorno al tema della relazione fra esseri umani ed ecosistema digitale, in un’ottica di sostenibilità e piena accessibilità. Il tutto promuovendo la pratica performativa che indaga la relazione fra corpi e spazi, fisici e mentali. La parola chiave dell’edizione 2024 è “ascolto”: l’obiettivo è attivare una riflessione sullo spazio in cui ascoltare ed essere ascoltati. Luoghi fisici e mentali attraversati da suoni e parole, da gesti e posture.

Il programma – Visioni Future torna domenica alle ore 11.00 con la performance di Diana Lola Posani, Martina Carbone e Beatrice Resta a Roccalvecce, e nel pomeriggio (ore 18.00) con Danila Gambettola e il collettivo Royal Divorce a Villa Citerno.

Tutte le info al sito visionifuture.medioera.it.

DSC08488

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI