Archeotuscia e fanno Venti… Un atto d’amore nei confronti di Viterbo

di Luciano Costantini

La sindaca Chiara Frontini e il presidente Luciano Proietti

Venti anni, un percorso di crescita ininterrotto e ricco di soddisfazioni. Ma le istituzioni, e se possibile anche realtà private, sono chiamate a dare di più, molto di più, perché di più merita un territorio ricchissimo di storia, di cultura e di arte come quello della Tuscia. In sintesi è il caldo invito che il presidente, Luciano Proietti, formalizza, al termine della cerimonia per il Ventennale di Archeotuscia.

Un richiamo che arriva al termine di un intervento in cui il numero uno dell’associazione traccia anche il bilancio dell’attività: 980 iscritti tra Viterbo e numerosi altri centri della provincia; 500 conferenze; 10 convegni a Tuscania; 5 convegni a nel capoluogo; 600 escursioni in Italia e all’estero; 6 rappresentazioni storiche a Ferento; partecipazioni a campagne di scavo; perfino servizi di sorveglianza al museo della Rocca Albornoz.

E proprio nel cortile della Rocca che si svolge la sobria cerimonia del Ventennale, alla presenza di un discreto pubblico e della sindaca Chiara Frontini. A fare gli onori la banda musicale di Caprarola “Filippo Mascagna” oltre un secolo di storia alle spalle e brani antichi e moderni in repertorio. Discorsi intervallati, ovviamente, dalla musica.

“Questi anni di attività – sottolinea la sindaca – sono stati un atto d’amore nei confronti di Viterbo. Voi, di Archetuscia, siete stati e siete i custodi del passato e costruttori di futuro”. La prima cittadina conclude il suo intervento consegnando un attestato di benemerenza al presidente Proietti che ricambia con il dono di una catenina in ricordo della giornata. Sta poi al presidente onorario Giuseppe Pagano, al vice presidente uscente Raffaele Donno e al veterano Mario Tizi, ricordare brevemente, ma con autentico sentimento, la nascita dell’associazione: appena una ventina di appassionati di storia e archeologia nel 2005 e che, con il trascorrere del tempo, è cresciuta fino a raggiungere un’importanza rilevante nel settore, come ricorda l’ispettore onorario alle Belle Arti, Felice Orlandini. Ma non per questo è arrivato il momento di fermarsi, anzi insiste il presidente Proietti, i risultati devono servire da stimolo ad accentuare l’impegno verso il raggiungimento di nuovi traguardi rispetto a un territorio che ha molto ancora da offrire alla cultura.

 

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