Una pagina di valore e amore rimasta nascosta tra le pagine della storia d’Italia. Forse perché le protagoniste erano donne e la storia, finora, è stata scritta dagli uomini.
Parliamo delle Portatrici Carniche. “Donne forti e coraggiose che non hanno detto di no ad aiutare i soldati che combattevano al fronte, nel momento più difficile della Grande Guerra. Hanno messo a disposizione la loro tenacia e la loro conoscenze della montagna, consapevoli del pericolo che era sempre in agguato”. Lo racconta in maniera semplice e scorrevole in un libro edito da Ensamble la scrittrice friulana Stefania P. Nosnam che ha avuto modo di parlarne in un incontro alla Pinacoteca del Comune di Tolfa, ospite della sindaca Stefania Bentivoglio. Ad introdurre la scrittrice e il suo “Una salita per amore – Donne al fronte”, l’assessora alla cultura Tomasa Pala e la giornalista Cristiana Vallarino.
Queste donne alcune giovanissime, per 22 mesi ogni giorno s’inerpicarono sulle montagne, in zoccoli e pesanti gerle sulle spalle, camminando nella neve, per portare viveri, medicine, lettere e perfino armi ai soldati in trincea durante la Prima guerra Mondiale. E nella stessa giornata spesso dovevano riportare giù soldati feriti o addirittura morti. Tutto questo sotto il fuoco dei cecchini austriaci che hanno ucciso e ferito alcune di loro.
Un gruppo di donne che ha visto riconosciuto il loro valore solo nel 1997, quando il presidente della Repubblica Scalfaro conferì alle ultime superstiti la Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto.
La Nosnam ha raccontato di aver avuto l’idea dalla campionessa di sci Manuela Di Centa, la cui nonna fu una Portatrice. La sciatrice ha firmato la prefazione del libro che intreccia una storia d’amore – inventata – alle vicende e alle vite delle Portatrici, narrate con realismo e dovizia di particolari, grazie all’accurata ricerca fatta dall’autrice. Che, però, non ha avuto molti testi su cui documentarsi, quanto piuttosto ascoltare quello che molte nonne avevano raccontato ai loro nipoti o bisnipoti. Vincendo quella ritrosia e riservatezza tipica sia del carattere dei friulani che di quanti si trovano a vivere momenti troppo dolorosi per poterne parlare liberamente. Se non dopo molti, molti anni.
Il piccolo gruppo di presenti ha ascoltato con interesse le parole della Nosnam, che ha concesso il firmacopie rispondendo alle domande che le venivano poste. (C.V.)
Stefania P. Nosnan è nata a Udine nel 1970. Per dieci anni ha vissuto nel Lazio, precisamente ai Castelli Romani per poi ritornare alla sua regione d’origine. È diplomata come tecnico dei servizi sociosanitari. È stata titolare di uno studio di webdesigner e realizzazioni website. Dal 2006 è socia di una prestigiosa azienda di consulenze. Dal 2021 è editor presso la Brassotti Agency & Associati di Roma, inoltre, conduce il format televisivo Libri&Dintorni su VideoFashionTv. Fa parte della Commissione Pari Opportunità del suo luogo di residenza. Le sue passioni sono: la fotografia, la lettura, la storia, i viaggi e l’informatica.




























