Tuscia in Bio alla Pensilina: oltre duemila i visitatori

di Arnaldo Sassi

Fabrizio Fiorucci, Francesco Amendola e Luigi Pagliaro

Slow food: tradotto letteralmente dall’inglese vuol dire “mangiare lentamente”, il contrario di fast food. Mangiare lentamente dunque (come si faceva nelle famiglie di una volta), ma anche mangiare bene, mangiare di qualità, mangiare bio. Ed è proprio ispirandosi a questo concetto che l’associazione viterbese Tuscia in bio ha proposto in questi giorni, all’interno della pensilina del Sacrario, un mercatino composto da tutti produttori locali, che hanno messo in mostra tutte le loro prelibatezze.

Una manifestazione che si è chiusa domenica, con una degustazione di tutto rispetto, seguita a un bilancio (più che positivo) dell’iniziativa. Iniziativa – come anticipato – organizzata da Tuscia in Bio, che altro non è se non l’unione di altre quattro associazioni, ovverosia Slow food, Cooperativa contadina, Arci e Aucs.

Il risultato finale, dopo una breve introduzione di Luigi Pagliaro, è stato illustrato da Francesco Amendola, presidente di Cooperativa contadina, il quale ha sottolineato come si sia trattato di una grande cavalcata conclusasi nel migliore dei modi. “Un bilancio in crescendo – ha detto – con un inizio difficile per l’uso di uno spazio nuovo, quindi non frequentato. Ma è stato il primo esperimento di mercato coperto. La prima settimana non è stata un granché, ma poi la gente si è accorta di questa presenza e ha affollato la pensilina. Noi oggi abbiamo bisogno di luoghi di comunità, che sono stati spazzati via dai supermercati. Invece si devono trovare spazi dove le persone possano incontrarsi, parlare e portare i propri figli. Non solo per l’intrattenimento, ma anche per la formazione, a cominciare dall’educazione alimentare. Noi siamo anche al servizio della piccola agricoltura con la formazione per i produttori”.

Fabrizio Fiorucci, presidente di Tuscia in Bio, he gettato lo sguardo al futuro, annunciando che il mercato si terrà tutti i mercoledì pomeriggio all’interno della pensilina. “Abbiamo iniziato con pochi produttori – ha detto – ma piano piano il numero dei partecipanti è cresciuto. Ci serviva una vetrina per esporre i nostri prodotti ai consumatori e l’abbiamo ottenuta grazie alla collaborazione del Comune. Prima con valle di Faul, poi con piazza del Sacrario e oggi nel luogo dove ci troviamo. Un modo, secondo me, per valorizzare un posto in disuso”.

A chiudere, l’immancabile intervento della sindaca Chiara Frontini, la quale ha fatto presente che questo è un progetto cardine, non a breve termine, ma che avrà la sua degna conclusione con la realizzazione del mercato coperto nella sede della ex Corte d’Assise del vecchio Tribunale in piazza Fontana Grande.

Nota finale: i visitatori sono stati più di duemila e il mercatino sarà aperto tutti i mercoledì pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 19,30 .

 

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI