Stay in Tuscia sull’ aumentato della tassa di soggiorno dialogo con le istituzioni

 

Il punto di Paolo Fizzotti, presidente di Stay in Tuscia, associazione extra alberghieri di Viterbo e provincia circa l’aumento della tassa di soggiorno a Viterbo decisa dalle autorità comunali.

Con l’inizio del nuovo anno la giunta comunale di Viterbo ha aumentato la tassa di soggiorno (in molti casi si tratta di un raddoppio della stessa).

Questo balzello, che ricadrà solamente sui turisti, è stato approvato con incredibile solerzia in data 31 dicembre 2018 come da delibera comunale per entrare in vigore il primo gennaio di quest’anno.

“Questa decisione ha comportato per i gestori la necessità di rivedere in tutta fretta l’aspetto fiscale –  spiega Paolo Fizzotti, presidente di Stay in Tuscia –  l’aggiornamento dei dati sui portali on-line e una comunicazione per coloro che già hanno prenotato per il 2019.

Siamo certi che anche le associazioni alberghiere avranno avuto gli stessi problemi. Come associazione che riunisce un gran numero di operatori del settore extralberghiero, sentiamo il dovere di criticare questo aumento nei modi in cui è stato gestito:

1) Non sono state coinvolte le varie associazioni di categoria;

2) Non è stato comunicato un piano di sviluppo e/o investimenti tale da giustificarne l’aumento con precisi impegni, costi e scadenze;

3) La poca organizzazione dimostrata dagli uffici preposti nel comunicare agli organi di supporto le modifiche da apportare al portale sul quale noi comunichiamo la riscossione della tassa al Comune e tramite il quale emettiamo le ricevute agli ospiti.

Stay in Tuscia rimane sempre disponibile ad un costruttivo dialogo con le istituzioni per rendere Viterbo una città sempre più a misura di visitatore. Auspichiamo pertanto – conclude Fizzotti – a breve, un incontro con gli assessori preposti qualora volessero approfondire le tematiche idonee sugli obiettivi per il miglioramento dell’ospitalità e i servizi adatti ai turisti”.

 

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