Scienza e fantascienza: lectio magistralis della biologa Maria Teresa Muratore

di Maria Teresa Muratore

Siamo individui singoli ma anche parte integrante di una comunità e non dovremmo scordarcelo.

Il 10 settembre 2018 avevo scritto su Facebook questo post che rispolvero:

“Qualche giorno fa ho firmato e condiviso la petizione di alcuni mamme di bambini trapiantati e quindi immunosoppressi che ritengono non sia sufficiente un’autocertificazione per testimoniare l’avvenuta vaccinazione. E sono d’accordo”.

Poi ho ripensato al significato delle vaccinazioni.

La vaccinazione consiste nel fare incontrare in “modo opportuno” il nostro sistema immunitario con il germe patogeno o sue parti, il nostro sistema immunitario ricorderà per sempre questo “incontro” e se un giorno dovesse incontrare di nuovo il germe in questione, e nella sua forma virulenta, non gli permetterebbe di scatenare la malattia perché lo riconoscerebbe e lo bloccherebbe subito.

Se uno parte per una zona colerica e si fa l’anticolerica con quella vaccinazione preserva solo sé stesso, ma se 10 persone, 100 persone, 1.000 persone, 10.000 persone, 100.000 persone, 10.000.000 di persone, 100.000.000 di persone fanno la stessa vaccinazione, quella è una vaccinazione di massa, di popolazione.

E’ così che sono state debellate malattie come il vaiolo, la difterite, la poliomielite.

Perché il germe patogeno infettante non trova più persone suscettibili alla sua azione, essendo tutti vaccinati non attecchisce più da nessuna parte, è come se trovasse un muro.

E la malattia scompare. E si sospende anche la vaccinazione.

Tanto è vero che quando alcuni anni fa si pensava ai pericoli di una guerra batteriologica con orrore sottovoce si diceva basterebbe che reintroducessero il virus del vaiolo…le generazioni dei nostri figli, essendo scomparsa la malattia, non sono più state vaccinate…

Chi sono i parassiti?

Sono esseri viventi che sfruttano per il loro tornaconto altri esseri viventi senza offrire nulla in cambio.

Ci sono molti e vari esempi in natura, si va dai virus (parassiti endocellulari obbligati) che avendo un solo acido nucleico sfruttano quello della cellula ospite per potersi replicare fino ai parassiti intestinali che sfruttano l’organismo ospite nutrendosi a spese delle sue sostanze vitali.

È intenzione e prassi per il parassita “non esagerare” perché esaurendo e “fiaccando” l’ospite si priva della sua “cassa continua”, del suo bancomat di rifornimento, se l’ospite muore, muore anche lui.

Ecco, a me sembra che le persone che non si vaccinano, o meglio che si sottraggono alla vaccinazione di massa, sono parassiti, perché sfruttano i benefici che derivano loro dalla protezione della vaccinazione altrui, ma attenzione: se aumenta il numero dei non vaccinati si perderà il beneficio ottenuto grazie all’effetto della vaccinazione di massa e anche questi “signori” saranno a rischio infezione; ovvero, il danno apportato dalle non vaccinazioni, che per adesso è limitato a quelle persone più fragili, a lungo andare sarà anche per loro.”

In questi giorni non si fa che parlare di vaccini, in particolare della nuova, attesa, invocata vaccinazione anti COVID. La maggior parte delle persone non vedono l’ora di potercisi sottoporre, ma non tutti. Ci sono sempre quelli che vorrebbero sfruttare l’immunità degli altri, sottraendosi alla propria responsabilità, perché di responsabilità si tratta nei confronti altrui. Se infatti non si raggiunge una percentuale elevata di persone vaccinate non si verificherà quell’immunità di gregge capace di contrastare la circolazione del virus. Tra l’altro queste persone non capiscono che se non si raggiunge questa soglia “alta” il vaccino servirà solo a chi lo fa e non proteggerà anche i renitenti come invece accade per altre vaccinazioni già in essere da decenni che permettono loro di stare tranquilli e protetti dall’immunità degli altri. In natura accade spesso che o ci si salva tutti insieme o non si salva nessuno, questa particolare situazione in cui siamo coinvolti potrebbe rappresentare un bell’esempio.

I NO VAX citano e si appellano all’articolo 32 della Costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge e la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”, in particolare all’ultima frase, e ignorando la prima. Perché poi sia nato questo movimento in realtà non si capisce bene, anche se se ne intravedono varie concause, prima tra tutte la mancanza di cultura o meglio la balsana convinzione di essere colti, anzi esperti: oggi molte persone, troppe, pensano che basti leggere in internet un articolo riguardante qualsiasi materia per avere pieno titolo a farsi un’opinione ed asserirla. Una volta si diceva “l’ho sentito in televisione!” come a dire “è Vangelo”, poi si e detto “l’ho letto su internet”, adesso dopo averlo letto su internet o meglio ancora su Facebook si dice e basta omettendo la fonte di provenienza e facendone una opinione anzi certezza propria; sostenendola con passione e trattando a tu per tu, con argomenti imparati a memoria (specie in forma di slogan) i cultori e i veri studiosi della materia in questione.

Una volta, avendo sentito alla radio l’annuncio di un raduno NO VAX mi ero fatta coraggio e avevo telefonato alla conduttrice dicendo che mi sembrava una cosa pericolosa e volendo spiegare perché, suscitai una reazione inimmaginata, mi trovai di fronte all’arringa di una persona sicuramente non supportata da studi idonei (scientifici) in materia ma “documentata” grazie a un libro che mi raccomandava di leggere e senza il quale io – laureata in Biologia, specializzata in Patologia Generale, e con una quarantina di anni di servizio nel campo – non ero in grado di sostenere una conversazione con lei, e infatti, non fui in grado. Questo libro era stato scritto da un medico ricercatore che sosteneva la pericolosità dei vaccini e al quale, per impedire di andare avanti nelle proprie ricerche era stato impedito l’uso del microscopio – era un microscopio ottico? A luce polarizzata? A contrasto di fase? Elettronico? Chissà. Io cercavo di argomentare che le vaccinazioni avevano salvato l’umanità da tante epidemie, che molti germi che in passato causavano la morte di molti bambini e adulti ora non c’erano più – Appunto -, lei rispondeva – non ci sono più, una volta servivano le vaccinazioni, ora non più. E tornando al libro in questione cercavo di controbattere che in campo scientifico qualsiasi studio va documentato e per essere accreditato deve essere sottoposto a una serie di verifiche scrupolose e standardizzate. Non esiste il “secondo me”, o “io penso che”. Esistono i dati. Sperimentati. Controllati. Verificati. Si, ma io lo avevo letto il libro? E poi si sa, i vaccini servono alle case farmaceutiche per arricchirsi. Questo poi è un gran cavallo di battaglia dei NO VAX. Come mai non hanno ancora cominciato una campagna contro le aziende produttrici di paracaduti? Anche loro si arricchiscono nella produzione, forse perché è più limitata.

Ieri sentivo alla radio una trasmissione sulla vaccinazione anti COVID, alla quale partecipavano esperti del settore, a un certo punto tra i messaggi degli ascoltatori ce n’era uno che sottolineava il fatto che non era stato invitato nessuno a sfavore e che quindi la trasmissione era poco valida per mancanza di contradditorio. Che tristezza. Ma contradditorio di che?  Si possono negare le innumerevoli morti causate da questo virus? Si può negare la sua capacità contagiante? Gli strascichi che può lasciare nelle persone che se ne sono ammalate? Si può negare che il vaccino è l’unica cosa col quale possiamo definitivamente combatterlo? No, preoccupiamoci di quanto guadagneranno le case produttrici, preoccupiamoci della nostra lesa libertà di non poter dire “sono padrone di dire non mi voglio vaccinare”. Preoccupiamoci delle eventuali reazioni allergiche dovute alla vaccinazione per contrastarla, io mi preoccuperei di più di una polmonite interstiziale. Un altro ascoltatore, evidentemente esasperato, diceva “benissimo, non si vaccini chi non vuol farlo, ma poi se si ammala non pretenda di essere curato” e molti la pensano così, anche se non si può. Ma soprattutto, a sostenere la foga di molti NO VACS è l’idea del complotto.

E allora io penso, che se un complotto c’è, non è quello da loro paventato nei confronti di chi si deve sottoporre alla vaccinazione, che comunque si baserebbe su prove scientifiche, ma è su di loro, un fantomatico complotto che non vuole che molte persone si vaccinino, che il virus continui a girare impunemente aiutato anche da quell’altra frangia che non si mette la mascherina, che l’economia vada così a rotoli e che la gente continui a vagare un po’ persa, timorosa e sfiduciata, sospesa nel tempo e nello spazio.

 

 

*Già Biologa Ospedale Belcolle Viterbo- scrittrice-poetessa

 

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