Santa Maria in Foro Cassio, parte della via Francigena e collegamento tra Europa del nord, Italia settentrionale e Roma

di Luciano Pasquini

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Sorge sui resti del “Forum Cassii” che, in epoca romana, è stato il più importante nucleo abitato del territorio di Vetralla.
L’insediamento nacque inizialmente come stazione lungo la via Cassia ed è probabile che sia stato impiantato contemporaneamente all’apertura della consolare (intorno alla metà del II secolo a. C.).

Nell’anno 990 l’arcivescovo Sigerico viaggiò tra Roma e Canterbury. L’itinerario fu compiuto da Sigerico di ritorno da Roma dove aveva ricevuto il “Pallio” dalle mani del Papa. L’arcivescovo inglese descrive le 79 tappe del suo itinerario verso Canterbury, annotandole in un diario.  Nella V tappa si ferma a Furcari oggi Vetralla. Qui fu ospitato presso la chiesa di Santa Maria in Foro Cassio. Nel medioevo si trova la prima attestazione dell’esistenza di una Massa, (un grosso insediamento agricolo), in questo sito che risale al IX secolo. Papa Eugenio III nel 1145 anno nel quale bandì la seconda crociata dalla Rocca di Vetralla diede tale Massa all’Ordine Gerosolimitano che vi impiantò uno Ospizio per i pellegrini e gli infermi. All’inizio del XVI sec. la chiesa passò all’ordine dei Cavalieri di Malta sotto la cui protezione rimase  fino agli inizi dell’800. Seguirono anni di incuria e abbandono che hanno compromesso la lettura degli affreschi conservati al suo interno, di cui la chiesa è ricca e ne confermano l’utilizzo protratto dal XI al XVII secolo. Grazie ai recenti restauri, sono tornati alla luce diversi dipinti: un affresco con San Benedetto da Norcia, databile alla prima metà del XII secolo; un ritratto di Innocenzo III con scene di Santi che vanno dal XIV al XVII secolo e 2 affreschi raffiguranti la Madonna in Trono col Bambino affiancata da una Crocefissione, entrambi attribuiti a un giovane Masaccio uno dei grandi iniziatori del Rinascimento a Firenze, di passaggio nel suo viaggio verso Roma, durante l’anno giubilare 1423. Nel 2000 la Chiesa fu acquistata dal Comune di Vetralla  che ne ha sostenuto il restauro. Sulla controfacciata spicca una monumentale Crocifissione, mentre negli nelle Absidi si conservano affreschi ascrivibili alla prima metà del XII sec. Nel visitarla con noi due guide eccezionali Andrea Natali e Amerildo Menditto genius loci del posto che ci hanno accompagnato con quella sapienza e quell’entusiasmo straordinario  di chi come loro  ama profondamente il proprio territorio e la sua storia.

La Chiesa di Santa Maria in Foro Cassio è aperta tutti i sabati, domeniche  e festivi dalla 10.00 alle 18.00.

Riprendendo il cammino seguendo le orme di Sigerico ci imbattiamo in una scultura ben incastrata in una vecchia sorgente. 300.000 anni in 344 centimetri  “Arte sui cammini” di Elena Mazzi in collaborazione con Regula Zwicky l’artista di origini Svizzere, da anni si e trasferita nella Tuscia, dove vive e lavora. La scultura è un succedersi di superfici e forme nate dai diversi fenomeni di raffreddamento delle lave che intervallano le varie epoche geologiche, lette in modo originale e creativo da Regula Zwicky.

Come i moderni pellegrini, che ogni anno percorrono la Via Francigena ci lasciamo alle spalle, storia, stupore emozione, sentimenti raggiungibili con il piacere dello spirito di libertà reso dal Cammino di pellegrino per un giorno.

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