Rosalia Giovanniello, dalla farmacia alla terra per seguire un sogno

di Alfredo Boldorini

PALO DEL COLLE (BARI) – Dalla farmacia alla terra per seguire un sogno. Rosalia Giovanniello, per 10 anni farmacista a Bassano Romano, una delle figure di riferimento in via Leonardo da Vinci, una delle più preziose collaboratrici della titolare Lorena Corsetti, lascia l’impiego nella Tuscia e torna in Puglia a occuparsi della valorizzazione e dello sviluppo dei frutti più preziosi della sua terra. Lei, originaria di Palo del Colle, 20mila abitanti tra Bari e Matera, ha scelto la conduzione dell’azienda agricola di famiglia. Che produce non solo un ottimo olio EVO biologico ma anche mandorle e vino.
Com’è maturata la decisione di lasciare il ruolo di farmacista?
Non è stata una decisione d’impeto ma molto ponderata. Cinque anni fa ho iniziato lentamente questo percorso di avvicinamento verso l’azienda di famiglia.
Un percorso ostacolato tra l’altro anche dalla pandemia…
Durante il periodo della pandemia, non ho potuto seguire di persona il processo produttivo. Mi occupavo solo del disbrigo delle faccende amministrative. Questo mio allontanamento dalla terra mi ha fatto riflettere su quanto fosse importante per me essere tra i miei ulivi.
Qual é il core business dell’azienda?
Nella mia azienda ci sono uliveti, mandorleti e vigneti ma è l’olio EVO BIO certamente il nostro fiore all’occhiello che quest’anno ha ricevuto anche il riconoscimento DOP Terra di Bari.
Come hai fatto a conciliare i due ruoli, quello della farmacista e quello dell’imprenditrice?
All’inizio mi dividevo tra i turni in farmacia e il tempo dedicato all’amministrazione dell’azienda agricola. Poi è successo che mia zia si è ammalata e quindi la mia presenza a Palo del Colle si è resa necessaria.
Poco dopo tua zia Beatrice è venuta a mancare… 
Sì, purtroppo zia Beatrice ci ha lasciato e da metà maggio scorso gestisco io tutta l’azienda, non solo il lato amministrativo ma anche quello operativo.
Con la pandemia il profilo del farmacista, tra l’altro un profilo esperto come il tuo, era richiestissimo: come hai maturato questa decisione?
In questo momento c’è un bisogno estremo di farmacisti non soltanto come specialista ma anche come punto di riferimento di una comunità. Certo, la decisione non è stata semplice. Da un lato, c’era infatti un posto fisso, la farmacia, con uno stipendio assicurato ogni mese a Bassano Romano, in una zona tranquilla, la Tuscia, in cui mi ero felicemente stabilita, mentre dall’altro c’era un futuro lontano dalla farmacia in provincia di Bari, un futuro tutto da scrivere, un nuovo ruolo, un autentico cambiamento di vita.
Alla fine ha prevalso in te la scelta “naturalistica”. 
Sono nata qui (Palo del Colle, ndr), fin da piccola mio zio mi portava con lui in campagna stimolando in me quell’amore profondo per la natura che si è sempre manifestato nella mia vita. Infatti sono anche vegetariana e floriterapeuta (specializzata nella terapia naturale con i fiori di Bach).
Professionalmente come nasci?
Dopo la laurea conseguita a Bari, ho iniziato a lavorare nel capoluogo pugliese. Poi ho vinto un concorso in una multinazionale farmaceutica giapponese con sede a Roma. Sono stati anni molto intensi, lavorativamente molto appaganti. Mi dividevo tra la capitale e Milano e ho avuto la possibilità di crescere molto. Ero tutta la settimana fuori sede per riunioni, meeting, ecc..
Poi cosa è successo?
Dopo 10 anni sono andata alla ricerca di qualcosa di diverso, di un impiego più tranquillo, e nel 2012 sono arrivata alla farmacia di Bassano Romano, in una zona, la Tuscia, meravigliosa.
Quali sono gli obiettivi di crescita nella nuova veste di imprenditrice?
Aumentare la produzione di olio EVO BIO e occuparmi di turismo ecosostenibile.
Qual è il vostro mercato? Locale, regionale, nazionale?
Noi vendiamo il nostro prodotto localmente ma anche in tutta Italia.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Vendere l’extravergine BIO anche in Giappone. All’inizio era solo un piccolo sogno del cassetto. Da qualche tempo ho iniziato l’iter burocratico, con certificati e permessi affinché possa iniziare la commercializzazione anche nel paese nipponico al quale sono legata, praticando ormai da anni il Kyudo (la via del tiro con l’arco), l’antica arte dei Samurai.
Vuoi mandare un messaggio ai tuoi amici bassanesi?
Sì assolutamente. Con i bassanesi si è instaurato, sin dall’inizio, un rapporto di rispetto e fiducia che si è rafforzato negli anni. La cosa che mi dispiace di più è di non poter più essere presente  per aiutarli e dare loro assistenza. Sarò sempre loro riconoscente della stima che mi hanno dimostrato sia come farmacista che come consulente di fiori di Bach. E per questo io ci sarò sempre per loro anche da lontano.
 

 

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