Rafforzare le difese attraverso l’alimentazione: il ruolo del microbiota

di Gemma Moscioni*

Varie situazioni possono mettere a dura prova le nostre difese immunitarie, come cambi di stagione, stress, disturbi di salute vari o gravidanza.
Quello che mangi, può nutrire e rafforzare il tuo sistema immunitario.
Esistono in natura una serie di alimenti che svolgono un’azione immunomodulante ed antinfiammatoria, cioè in grado di assicurare un adeguato funzionamento dei sistemi di difesa e di protezione del tuo organismo.

FRUTTA E VERDURA: VALIDI ALLEATI DI SEMPRE
Un valido e consolidato aiuto viene senza dubbio da vitamine e sali minerali contenuti in frutta e verdura, meglio se di stagione. Anche in questo caso, voglio sottolineare l’importanza di consumare, ogni giorno, 5 porzioni tra frutta e verdura, importanti non solo per rafforzare il sistema immunitario ma anche per prevenire molte pataologie (es. malattie cardiovascolari).

PREBIOTICI/PROBIOTICI: COME POSSONO AIUTARCI?
Gli aiuti che la natura offre al nostro sistema immunitario non si finiscono però qui.
Negli ultimi tempi sta aumentando l’attenzione nei confronti dei probiotici e/o prebiotici. Il nuovo target in ambito immunitario sembrerebbe essere dunque l’ecosistema batterico, ossia il microbiota.
L’intestino di un individuo sano è popolato da differenti ceppi batterici definiti “batteri buoni”, Lactobacilli e Bifidobatteri in particolare. Questi, nel loro complesso, vanno a costituire la flora batterica interagendo non solo tra loro, ma anche con altri microorganismi (funghi, archea, ecc.) e con l’ospite, influenzando ad esempio il metabolismo di certi nutrienti, la produzione di alcuni neurotrasmettitori (serotonina ecc.), l’attività e l’espressione di agenti coinvolti nella risposta immunitaria (citochine, linfociti, cellule dendritiche, agenti pro/anti-infiammatori ecc.).
Quando tale equilibrio viene alterato ed i batteri buoni sono pesantemente ridotti, a causa ad esempio di antibiotici, di o di un’alimentazione scorretta, si può andare incontro all’invasione di patogeni o virus.. È perciò necessario introdurli dall’esterno.

Come introdurre i probiotici?
Per la loro assunzione sono disponibili generalmente capsule o fiale. Tuttavia, mi preme sottolineare che questi possono però essere introdotti, o naturalmente contenuti, anche in preparazioni alimentari come yogurt o latte fermentato (Kefir). In questi ultimi casi stiamo parlando dei famosi “fermenti lattici vivi”, ossia un gruppo di microrganismi in grado di metabolizzare lo zucchero più abbondante del latte, il lattosio.
Tra i fermenti lattici vivi, i ceppi batterici appartenenti ai generi Lactobacillus (Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus bulgaricus, Lactobacillus casei ad esempio), Streptococcus, Lactococcus e Bifidobacterium sono i più utilizzati.

Ed i prebiotici?
Come detto in precedenza, anche i prebiotici svolgono un ruolo molto importante. Ma cosa sono? Si tratta di sostanze non digeribili contenute in natura in alcuni alimenti, i quali promuovono la crescita, nel colon, di una o più specie batteriche utili allo sviluppo della microflora probiotica.
Essi sono presenti in diversi cibi, in particolar modo nella farina di frumento, nelle banane, nel miele, nel germe di grano, nell’aglio, nella cipolla, nei fagioli e nei porri.
Quali sono le controindicazioni?
È certo, invece, che l’utilizzo di alimenti o integratori contenenti prebiotici è controindicato in caso di sindrome dell’intestino irritabile, di terapie radianti sul tratto gastrointestinale e di intolleranza al lattosio.
RIASSUMENDO…
Sempre di più quindi sono le evidenze scientifiche che dimostrano l’efficacia dei probiotici nel supportare le nostre difese immunitarie.
Per cui, al fine di difenderci dall’influenza intestinale, bisogna difendere prima di tutto il nostro intestino!
Questo, infatti, è uno degli organi maggiormente coinvolti nella risposta immune; ne consegue che mantenere una buona funzionalità intestinale è alla base di una corretta risposta immunitaria.

  *La Dottoressa Gemma Moscioni, Biologa Nutrizionista, si è laureata in Biologia cellulare e molecolare presso l’Università degli Studi della Tuscia (110 cum laude), successivamente perfezionata con Master Universitario di II livello in: “Nutrizione personalizzata, basi molecolari e genetiche”, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata (110 cum laude). Ha sviluppato competenze riguardanti la Nutrizione personalizzata e la Nutrigenetica, focalizzandosi sul ruolo che gli alimenti hanno nell’espressione genica dell’individuo.
Attualmente lavora come Biologa Nutrizionista a Viterbo e provincia e affianca alla libera professione l’insegnamento dell’educazione alimentare.

Contatti Nutrizionista Biologa Gemma Moscioni:
 Viterbo, Centro Medico Santa Rosa
 Tarquinia, Rep Medica
 Ronciglione, studio medico
 Civitavecchia, Poliambulatorio Corpo libero

Pagina Fb: Dott.ssa Gemma Moscioni – Biologa Nutrizionista
Email: bionutrizione.moscioni@gmail.com

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI