Pieces of a woman di Kornél Mundruczò, un forte messaggio di speranza dietro il dolore

di Nicole Chiassarini

Pieces of a woman è il nuovo film Netflix diretto dal regista Ungherese Kornél Mundruczò, scritto da Kata Wéber e che vede Martin Scorsese come produttore esecutivo. Con Vanessa Kirby e Shia LaBeouf, è una pellicola intima e potente sulla maternità e l’elaborazione del lutto, valsa la Coppa Volpi all’attrice protagonista, mentre già si parla della corsa agli Oscar.

Martha e Sean sono una coppia in attesa della loro prima figlia. Martha ha scelto il parto in casa e quando inizia il travaglio, Sean chiama l’ostetrica che li segue, Barbara. Questa però non può recarsi sul posto e manda la sua collega Eva. Martha e Sean sono inizialmente perplessi, ma poi si lasciano convincere dai modi pacati e rassicuranti della donna. Purtroppo, nonostante l’esperienza di Eva, qualcosa va storto, il feto va in sofferenza e la bambina muore pochi minuti dopo la nascita.

Di fronte a questa tragedia, i due protagonisti reagiscono in modo diverso e iniziano ad allontanarsi. La madre di Martha, Elizabeth, poi, vorrebbe che la figlia facesse causa all’ostetrica, giudicandola colpevole dell’accaduto, e pensa che questo sia il modo ideale per affrontare la questione e poter lasciarsi poi tutto alle spalle. Martha però, cerca di trovare il modo per elaborare questo lutto.

Pieces of a woman, la nuova opera targata Netflix è un film che non lascia spazio a forzature o alla finzione. Tutto ciò che appare nel corso della pellicola è vero e straziante. Le emozioni, i personaggi, le luci. Ogni scena mostra una forza intrinseca tale da risultare totalmente immersiva.

A conferma di ciò, i primi trenta minuti del film sono qualcosa di incredibilmente straziante. La scelta del lungo piano sequenza, rende incredibilmente reale e doloroso il parto in casa, finito in tragedia. Merito anche dell’impeccabile montaggio di David Jancso.

Questa, però, non è semplicemente un’ottima opera cinematografica, bensì la storia di tutte le donne che hanno dovuto subire la perdita di un figlio. Tra queste, anche della sceneggiatrice Wéber, ex compagna del regista.

Il regista dimostra di avere un talento enorme, gestendo egregiamente una storia complessa, d’impatto, e allo stesso tempo dare libertà alle interpretazioni di un cast autentico. Kirby e LaBeouf dimostrano di avere una grande intesa e riescono a regalare allo spettatore emozioni intense e contrastanti.

Mundruczò mostra due modi diversi per affrontare il dolore. Lo fa semplicemente mostrando il punto di vista di ogni attore, senza giudicare, ma cercando di far immedesimare lo spettatore, per comprenderne le ragioni.

La scenografia e la fotografia, curata da Benjamin Loeb, diventa una metafora dell’inconscio dei protagonisti, tutto è grigio e opprimente. Fino a quando, finalmente, non tornano il sole e i colori. Dominano quiete e serenità, per mostrare l’elaborazione, trasformazione di un dolore profondo in qualcosa che diventa un punto di partenza per ricominciare.

Pieces of a woman, il nuovo film di Kornél Mundruczò disponibile su Netflix dal 7 gennaio, è un forte messaggio di speranza e fiducia nel futuro. Le vere protagoniste sono le emozioni che rendono il film totalmente immersivo che dà voce alle donne e le aiuta a non sentirsi sole.

 

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