Piccola riflessione. Sarò bacchettona?

di Maria Teresa Muratore

Questa estate ero lì che facevo la mia nuotata di ritorno, alzando ogni tanto la testa a guardare verso la spiaggia per trovare il mio ombrellone di riferimento e calcolare quanto mi mancava all’arrivo- più che altro la scrutavo la spiaggia ogni qualche bracciata perché si sa che gli ombrelloni sono tutti uguali e per riconoscere il tuo devi tenere conto della borsa abbandonata vicino o del colore di quello attiguo,ecc.-quando vedo una cosa strana: lontano c’è un uomo in piedi che sta parlando con qualcuno steso  sulla sabbia, c’è qualcosa a mezza altezza di fronte all’uomo in piedi ma non è la sua mano perché non sta gesticolando e le braccia sono lungo il corpo, non è una pianta della spiaggia perché non ha lo stelo che parte da terra, ah… ecco è un uomo nudo. A parte “complimenti per il pisello”, mi chiedo ma non è imbarazzato? E come fa ad essere così naturale anche la persona che con lui sta tranquillamente chiacchierando e non capisco se è donna o uomo. La spiaggia non è affollata ma neanche deserta, capita ogni tanto di imbattersi in qualche nudista ma non si mette in mostra, se ne sta sdraiato poi magari si alza per entrare in acqua ma sempre in maniera riservata, non esibizionistica. Questo qua invece, con questo suo coso dritto, come se fosse la cosa più naturale del mondo, ma che gusto ci prova? Domanda senza risposta perché è chiaro che non posso andare a chiederglielo sebbene mi  incuriosisca un bel po’.

E adesso, in televisione, vedo che c’è la pubblicità di una nuova trasmissione in cui i concorrenti aspiranti a possibili coppie si presentano completamente nudi per essere meglio scelti.

In questo momento di anteprima si vedono solo i partecipanti con le parti intime “oscurate” (per vedere la trasmissione dovrai iscriverti) e i visi ( questi non oscurati) sorridenti e contenti.

Mi sembra allucinante, e sconfortante.

Sarò bacchettona?

E che dire della pubblicità degli assorbenti? La Littizzetto ne ha parlato con ironia dicendo che non si erano mai viste “le Iolande cantare”, ma finché canta non sarebbe niente può anche essere una cosa buffa, invece la stessa pubblicità cade veramente nel volgare quando si vede l’assorbente con la macchia rossa del sangue e per finire una ragazza con le cosce aperte e l’assorbente pronto tra le gambe. E dice “libera di osare” ma di che? È anche incongruente oltre che volgare e irriverente per giunta perché certo è una fregatura avere le mestruazioni, altro che osare.

Non oso pensare che cosa si inventeranno il giorno che vorranno pubblicizzare gli assorbenti interni.

E quell’altra in cui lui, come un gesto d’amore, passa il rotolo della carta igienica alla lei seduta sul Water?

Non bastava sentire parlare all’ora dei pasti di diarree, gonfiori e feci dure.

E quell’altra in cui delle donne di mezza età, stese su un letto, tristemente patetiche-perché così le hanno scelte, realisticamente dimostranti i loro anni e come finte, forzate nei loro gesti- rivendicano il loro diritto alla sensualità che non deve essere avvilito dalle perdite urinarie?

E meno male che dopo anni di perdite urinarie in ascensore, solo le donne, con Tena men si sono accorti che anche gli uomini ogni tanto in automobile…

Dove sono andati a  finire il pudore, l’intimità, il senso del privato?

Perché tutto deve essere così esplicito, guardato, esposto…

 

 

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI