Palio delle Contrade di Allumiere, tris della Polveriera

Cristiana Vallarino

Con il tris della Polveriera, vincitrice già nel 2016 e 2017, si è chiusa domenica pomeriggio la 54^ edizione del Palio delle Contrade di Allumiere svoltosi nonostante un improvviso acquazzone che ha fatto ritardare la partenza delle tre batterie che hanno visto gli asini contendersi lo stendardo.
La serata si è aperta alle 17,30 sotto un sole ancora alto con l’entrata in piazza dei cortei storici delle sei contrade. Decine di figuranti abbigliati con i costumi da nobili e da popolani tipici del ‘500, accurati nei particolari, hanno interpretato i personaggi che caratterizzarono gli anni della lavorazione dell’allume, voluta da Agostino Chigi. Con loro anche gli sbandieratori che hanno eseguito elaborate coreografie, tra il tifo e gli applausi del pubblico e soprattutto dei contradaioli sistemati sulle tribune. A chiudere ogni gruppo, i tre somari allenati e coccolati da mesi in vista della domenica più importante per gli abitanti del paese collinare.
La pioggia ha graziato la sfilata, cominciando a cadere copiosa solo dopo che era passato il carro trainato dai buoi che portava le sei dame di Burò, Ghetto, La Bianca, Nona, Polveriera, Sant’Antonio e il cencio, ovvero lo stendardo del Palio numero 54, realizzato dall’artista tolfetana Silvia Di Silvestro.
Fortunatamente, dopo l’inevitabile fuggi fuggi degli spettatori nonché dei figuranti preoccupati di mettere al riparo i preziosi costumi, e qualche decina di minuti di acqua scrosciante, la pioggia ha concesso una tregua e si è potuto continuare la manifestazione.
Dopo aver proclamato i nomi delle contrade che si sono aggiudicati premi come miglior corteo storico e miglior performance degli sbandieratori, ovvero rispettivamente Nona e Polveriera, è cominciata la gara vera e propria con la prima delle tre batterie.
La Nona e Polveriera sono uscite dalle prime due batterie a pari merito, con 20 punti ciascuna. L’ultima manche, decisamente al cardiopalmo, è stata decisiva per la Polveriera portata ancora una volta alla vittoria dal fantino Massimiliano Virgili.
La manifestazione allumierasca ha da anni un po’ di Viterbo, infatti, a giudicare gli sbandieratori è una delegazione del Gruppo Sbandieratori e Musici della Nobile Contrada Trinità di Soriano nel Cimino. Questo gruppo ha radici profonde: è uno dei più longevi del Viterbese e d’Italia. Sono passati ormai 46 anni dalla Sagra delle Castagne del 1972 quando scese per la prima volta in piazza. Durante questi anni i 16 alfieri, 18 tamburini e 10 chiarine, hanno calcato le scene nazionali ed europee riscuotendo ovunque consensi e successi. E’ affiliato alla LIS, Lega Italiana Sbandieratori, dalla sua fondazione, partecipando alle Parate Nazionali della Bandiera sia senior che under 18. Suo fiore all’occhiello sono i ragazzi della Scuola di bandiera che è sempre esistita. Tanto che, nel 2017 sono diventati la ‘‘Miglior Compagnia d’Italia Under 18’’. “Non possiamo che essere orgogliosi di tutto ciò, avere tanti ragazzi che ci seguono, molti sulle orme dei loro genitori” ha spiegato Aquilino Mancinelli, domenica appena essersi riparato nel municipio causa la pioggia che ha costretto le giurie a lasciare la tribuna in piazza. Mancinelli, che ad Allumiere si sente ormai a casa ha sottolineato come siano cresciuti, in tecnica e passione, edizione dopo edizione, gli sbandieratori delle sei contrade.

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