Palazzo dei Priori, presentata la Carta dei valori della ristorazione italiana

Bevilacqua

Ha preso il via questa mattina, da Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la prima Giornata della Ristorazione per la Cultura della Ospitalità Italiana, promossa dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE-Confcommercio) con i patrocini del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Ministero del Turismo. L’iniziativa, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, ha suscitato l’interesse e il coinvolgimento, attraverso parallele iniziative diffuse in tutto il Paese, di oltre 5.000 attività di pubblico esercizio, tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie. E 500 sono stati i ristoranti italiani all’estero che hanno dato la loro adesione alla manifestazione.

Insieme alle imprese, protagonista indiscusso di questa edizione è stato il pane, elemento centrale nella quotidianità della cultura gastronomica italiana e simbolo, tanto semplice quanto potente, dei valori di ospitalità, convivialità e condivisione. Il pane rappresenta infatti la forza popolare della cucina italiana, che ha espresso e esprime professionalità e prodotti insuperabili nel mondo, ma non dimentica gli ultimi: proprio in occasione di questa giornata di festa per la ristorazione italiana, Fipe farà a favore di Caritas Italiana una donazione per le mense utilizzate da chi è in condizione di fragilità.

La Giornata della Ristorazione è stata lanciata quindi per accendere la luce su un settore, spesso sottovalutato, ma che, con 43 miliardi di valore aggiunto e 1,2 milioni di occupati, è del tutto centrale per filiere strategiche nell’economia del nostro Paese, come quella agroalimentare e quella turistica. La ristorazione, inoltre, è punto di espressione e sviluppo di valori caratterizzanti della cultura e dello stile di vita italiano come convivialità, socialità e, appunto, ospitalità.

La Giornata della Ristorazione nasce come un invito alla memoria perché il suo obiettivo è ricordare la centralità del settore per il Paese in termini sia economici sia socio-culturali sia valoriali” ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio. “Tuttavia, e forse ancor di più, abbiamo voluto questa manifestazione per rivolgere lo sguardo al futuro. Da una parte, ci auguriamo che questa giornata possa costituire un momento di riflessione e di orgoglio per un settore che negli ultimi anni ha visto a dura prova la sua tenuta. Dall’altra parte, di concerto con le Istituzioni e l’intera filiera, vogliamo farne un’occasione ricorrente per pensare e ripensare a nuovi modelli più sostenibili. Quindi, come si dice: buona la prima; l’obiettivo però è quello di superarci ogni anno per fare nel tempo di questa Giornata della Ristorazione una festa per il Paese”.

L’appuntamento è stato anche l’occasione per presentare la Carta dei valori della ristorazione italiana presso la sala Regia del Comune di Viterbo. Dichiara Marco Bevilacqua Presidente FIPE Viterbo (nella foto): “Ringrazio la sindaca Chiara Frontini e l’assessore Silvio Franco per aver adottato la Carta per la città condividendone i valori fondanti e le azioni condivise per lo sviluppo del territorio. Valori quali l’economia, la comunità, la cura, la cultura, la memoria e l’ambiente che la nostra associazione si impegnerà a diffondere tra tutti i pubblici esercizi di Viterbo e provincia. Una delle azioni condivise è stata realizzata grazie all’istituzione della festa che celebra l’orgoglio della nostra ristorazione, ora non ci resta che realizzare la seconda azione che consiste nella formazione permanente necessaria per migliorare se stessi ed i luoghi in cui si vive e si lavora”.

 

 

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