Monterosi – Palermo, un pareggio che sa di vittoria

Dopo il pareggio di Potenza – anche questo un po’ stretto agli uomini del Presidente Capponi, passati in vantaggio e riacciuffati nel recupero – arriva quello contro la corazzata rosanero. Obiettivamente, quella vista al Rocchi di Viterbo appare una lontana parente della squadra che ha fatto sognare i tifosi palermitani. E non soltanto per la categoria (C contro A) ma proprio perché è sembrata una squadra di metà classifica senza tanti acuti. Non lo diciamo noi ma gli addetti ai lavori rosanero che alla vigilia avevano pronosticato un solo risultato e che ieri sera comunicano a rumoreggiare contro il tecnico e i giocatori colpevoli – a loro dire – di non aver portato a casa i tre punti contro: a) una matricola di un piccolo paese; b) il fanalino di coda del girone C; c) la squadra con la peggiore difesa.

Merito del Monterosi averli inchiodati? Sicuramente sì, e forse con una maggiore consapevolezza mentale i biancorossi (che a tratti sono apparsi anche superiori nel gioco) avrebbero potuto pure guadagnare ulteriori metri per impensierire Pelagotti. Agguantato il pareggio, e con qualche giocatore che aveva dato tutto (o quasi), hanno badato prima a non prenderle.
Ma adesso è il caso di guardare il bicchiere mezzo pieno. D’Antoni ha ricercato a lungo e forse trovato l’assetto giusto? Il trio Rocchi, Mbende, Piroli offrono molte garanzie. Sulle fasce ottimo il lavoro di Polito e soprattutto di Cancellieri (insidiosi i suoi cross nel primo tempo) che si è tolto lo sfizio anche del gol. In mediana di Paolantonio (poi calato nella ripresa) sembra aver scalzato Buono in cabina di regia. Davanti la coppia Costantino prima punta con Polidori (non ancora al meglio) a sostegno appare intendersi. E mercoledì Borghetto e soci saranno ospiti del Taranto che viaggia a vele spiegate (secondi a 10 punti dietro alla capolista Bari), mentre domenica al Rocchi salirà l’Avellino (7 punti, ieri vittorioso di misura contro il pericolante Potenza).

Foto Monterosi Tuscia FC