Metti una sera a cena con “Artigiani del Gusto”, la Lumacata, i produttori della Tuscia e la Carovana Narrante

Artigiani del gusto

Sant’Angelo: venerdì 6 ottobre il prof. Emiliano Macchioni, viator della Carovana Narrante, ha organizzato l’evento culturale “Artigiani del Gusto”, La Lumacata, Cena Tipica con i Produttori della Tuscia.

Prima delle degustazioni luculliane a lume di candela, il prof. Giulio della Rocca, dalla sua pagina Tuscia in Fiore, ha realizzato la diretta Facebook Sant’Angelo – Los Angeles per raccontare il Paese delle Fiabe attraverso i personaggi tipici della Frasca del Poeta: Linda Fieno, 85enne locale, che sulla sua antica spianatoia ha realizzato i tipici Umbrichelli fatti a mano con acqua e farina, Peppe Pino, Stornellatore Contadino di Monte Romano, che accompagnato dalla chitarra di Mirco Santoro, ha intonato alcuni canti popolari d’osteria, Realino Dominici, con i suoi versi sulla Valle dei Calanchi ed altri amici interpreti della Carovana Narrante.

Sigfrido Hobel Junior di Project Tuscia ha realizzato le riprese video per il Cortometraggio di Promozione dele Eccellenze Enogastronomiche Locali che uscirà a breve. Produttori  illustri del territorio si sono succeduti sul set della Frasca, nel cuore del borgo dipinto del villaggio delle fiabe, raccontando le proprie eccellenze abbinate ad altri prodotti tipici. Filippo Casciani della Tenuta Vitivinicola Casciani di Civitella d’Agliano, che ha raccontato tre dei suoi vini migliori, abbinati ai formaggi della Formaggeria di Tuscania di Giuseppe Adriani e ai salumi locali, Roberto Chiovelli del Frantoio di Piensi, arrivato con la sua Cornamusa e i suoi olii extravergini di oliva. Daniele Biscetti, chef della trattoria La Cantina di Arianna, di Civita di Bagnoregio, ha raccontato e fatto assaporare i suoi tozzetti e i suoi Tisichelli Civitonici, inzuppati nel Passito Muffetto Casciani.

Un’atmosfera magica, da presepe, con il fuoco e le candele accese, i canti d’osteria e i racconti a veja di una volta, seduti sull’uscio in strada, come si usava fare tanti anni fa nelle case contadine. Una cena d’altri tempi per valorizzare i piatti poveri dell’Alto Lazio: Le Lumache al sugo cucinate dal cuoco blerano Vivenzio Sergi, le bruschette con il tartufo scorzone cavato dai lagotti del dresseur Alessandro Perciballi di Monte Romano, il salmì di Beccaccia dei cacciatori viterbesi Daniele Paiolo e Andrea Trippini, i Salumi appesi alla pertica e tagliati al coltello dello storico Alimentari santangiolese Benny Food e poi delle chicce uniche e quasi scomparse della cucina rurale come gli Zampetti di maiale. Un vero e proprio Festival Narrato della Cultura Enogastronomica Contadina della Tuscia, allietato dai canti di Peppe Pino e Mirco Santoro e dalla Cornamusa dell’Olicoltore Roberto Chiovelli.

Prossimo appuntamento con La Cena di Novembre “San Martino, Porco & Vino” con il Vino e l’Olio Novello e la Carne di Maiale dello storico Norcino di Orvieto, Giuseppe Menichetti, a tavola con gli amici della Carovana Narrante. Alla prossima avventura.

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