L’odore e i volti della Tuscia: un augurio per tutti

Pasolini nel suo libro “ L’odore dell’India” non a caso parla dell’odore come prima sensazione che si percepisce arrivando in un posto nuovo. L’olfatto, ha qualcosa di ancestrale, che ci mette in relazione con la parte più antica della nostra natura. L’odore che più di ogni altro riporta a casa, è senza dubbio quello del nostro olio di oliva extravergine. I suoi profumi di erbe aromatiche, cardo, carciofo, sono una peculiarità unica. Cosi come il Territorio che nell’anno che sta per terminare ci siamo sforzati di comunicare. Dalla natura incontaminata e solitaria, ai suoi castelli e dimore storiche che richiedono cure urgenti, a tratti di ferrovie ormai in disuso ma indispensabili per la conoscenza del territorio a un pubblico sempre crescente che ama la mobilità lenta. L’agricoltura, che caratterizza il paesaggio, ed è al tempo stesso volano economico. Attori come Pietro Benedetti insieme all’inseparabile Antonello Ricci, in primo piano nel raccontare la Tuscia e i suoi personaggi, scrittori come Massimo Onofri sempre più conosciuti e apprezzati, fotografi come Felice Vannucci che nelle sue foto ci offre paesaggi pieni di poesia, per arrivare alla poetessa Lorena Paris che ci allieta l’anima resa triste da quello che accade ogni giorno nel mondo. Un pensiero affettuoso è rivolto a Paolo Pelliccia che con forza difende la Biblioteca Consorziale e ne ha fatto un laboratorio di cultura, apprezzato anche fuori dai nostri confini. Una citazione di alcune delle tante eccellenze che questa terra feconda genera. E per concludere un ringraziamento e un abbraccio a questa redazione e a voi lettori che date un significato al nostro lavoro nella condivisione di ogni giorno .
Tanti Auguri per un felice 2017
*Autore,amante della Tuscia

Foto di Donatella Agostini:il fotografo Felice Vannucci

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