Librimmaginari, grande successo per i poster de Il Tempo sospeso

Rossella Cravero

Il tocco degli artisti tra le affissioni pubblicitarie è stato un vero successo. “Avete portato colore, bellezza e cultura agli angoli delle strade”: è stato l’apprezzamento più bello che l’edizione 2020  del Festival di Librimmaginari si è guadagnata sul campo. La manifestazione, Il tempo sospeso è giunta ormai a conclusione (anche se alcuni poster sono ancora fruibili) portando a casa, grazie ai commenti sui social, una pioggia di consensi e di richieste per l’acquisto dei manifesti.

E’ stato un vero successo, commentano Marco Trulli e Marcella Brancaforte , che hanno curato la manifestazione con il sostegno anche del Comune di Viterbo e in collaborazione con PantaCZ e Libreria Straffi.

L’idea della steada si è rivelata una scelta vincente…

L’idea della mostra era partita con due anime: un’esposizione complessiva, per una lettura d’insieme, nello spazio  Biancovolta con tutte le opere degli illustratori, e una lettura occasionale attraverso i manifesti disseminati in giro per la città. Il Lockdown ha impedito la fruizione globale, però i vari poster disseminati per la città hanno avuto un grande successo. C’è chi ha seguito un percorso e chi invece ci si è imbattuto casualmente nelle diverse opere, ma proprio questo approccio occasionale è quello alla base delle pubbliche affissioni di artista che vanno incontro a un pubblico nuovo. Così è stato anche per noi, abbiamo ricevuto apprezzamenti anche da chi solitamente non segue i nostri lavori. Il nostro pubblico è andato volutamente a cercare il percorso, ha visto tutta la mostra nella sua interezza, ma chi l’ha incontrata per sbaglio si è appassionato e ha fatto un giro tra l’illustrazione, si è lasciato comunque suggestionare. Tutte le letture sono gradite, l’importante è aver acceso la voglia e il piacere di seguire un percorso d’artista.

C’è stato un riscontro anche fuori dalle Mura viterbesi ?

Sì. Abbiamo ricevuto un buon feedback anche dalla stampa nazionale : FrizziFrizzi un sito di riferimento dell’illustrazione in Italia ci ha dedicato una buona recensione, siamo usciti su Sky arte e su Left. Cerchiamo di mantenere un binario duplice: invitiamo artisti da fuori, perché vogliamo offrire qualcosa in più al panorama viterbese e nello stesso portiamo oltre il confine della Tuscia un patrimonio locale. Siamo un Festival e come vogliamo comunicare con gli altri centri più rilevanti in tema di illustrazione

Come è avvenuta la scelta degli artisti

Quando operiamo la scelta c’è sempre un filo conduttore comune. Conoscendo il lavoro di ogni singolo artista sappiamo chi può avere una sensibilità adatta a rappresentare il tema specifico del Festival. Quest’anno abbiamo avuto un’adesione numericamente importante. Utilizzare il poster come medium comune è stata una buona intuizione. Lo spazio pubblico è diventato la città e siamo riusciti a fare di necessità virtù, per sopperire alle chiusure determinate dal Covid.

Oltre alla scelta è importante avere un riscontro positivo da parte loro, vale a dire incontrare la loro disponibilità a partecipare. Dai più giovani come Jacopo Ghisoni in arte Luogo Comune e Lida Ziruffo alla presenza dei vecchi maestri: Antonello Silverini ,Gianluigi Toccafondo, Roberto Catani. Ci sforziamo sempre di essere intergenerazionali

I nomi del panorama viterbese?  

Giorgio Santucci grande fumettista viterbese e studio Vagante. Quest’anno siamo arrivati al decimo anno 10 della nostra attività e ci è piaciuta l’idea di realizzare un excursus della nostra storia, chiamando a raccolta i maggiori artisti che hanno collaborato con noi negli anni precedenti. E’ stato un po’ un racconto del festival nel Festival. Abbiamo cercato quegli artisti che in qualche modo stavano lavorando su questo tema. Alcuni di loro avevano prodotto lavori sul lockdown e questo ci ha condotti verso di loro, altri hanno lavorato ad hoc per il progetto. Abbiamo comunque cercato di dare vita e una selezione eterogenea. L’ illustrazione ha tanti filoni che si intersecano ed è bello dare voce a tutti. Abbiamo coperto la scena italiana dell’illustrazione anche geograficamente: da Bologna, a Torino, a Urbino, a Roma, cercando di rappresentare quella che emerge in maniera più convincente.  Il tutto attraverso il nostro sguardo, sicuramente parziale, ma che è il nostro.

Abbiamo cercato di unire le due anime tra i giovani artisti emergenti e chi lavora da tempo.  L’Illustrazione si rivolge a tanti pubblici diversi:  Toccafondo è illustrazione ma e anche cinema d’animazione, Virginia Mori è illustratrice che viene dalla scuola di Urbino, Catani è un po’ felliniano. Simone Rea è uno dei migliori illustratori di libri per ragazzi del panorama attuale,  Elisa Talentino si occupa di adulti e di giornali femminili, Antonello Silverini pubblica su quotidiani nazionali come Repubblica. Abbiamo anche voluto fare un omaggio ad AkaB, scomparso due anni fa, che ha collaborato con noi in passato.

E’ stata coinvolta anche la scuola?

Con il Liceo Artistico ” U. Midossi” di Civita Castellana, sede di Vignanello”  stiamo portando avanti un progetto ed è molto importante riuscire a creare un collegamento tra la scuola e la realtà culturale del territorio. Il dirigente scolastico ha appoggiato la nostra proposta e questo ci ha consentito di creare un nuovo filo di comunicazione con i ragazzi , soprattutto in questo momento in cui loro stanno vivendo un forte malessere che non sempre trova la giusta espressione.

Prossimo progetto?

Entro l’anno avremo tra le mani un libro cooprodotto da Librimmaginari:  un progetto sull’atlante e il paesaggio rupestre di Matera e il Materano, realizzato nell’ambito di Matera 2019, sono tre talentuosi giovani che hanno lavorato per un periodo anche qui a Viterbo, nei nostri spazi. Si chiamerà Abitata Pietra, una riflessione sull’abitare nell’isolamento ma a stretto contatto con la natura: un tema che non volendo è diventato molto attuale, visto l’isolamento forzato a cui il virus ci ha costretti.

Per la pubblicazione e la vendita dei poster?

Ci stiamo lavorando. Stiamo definendo alcuni dettagli tecnici, ma il vero successo è che ci sia stata tanta richiesta.

 

 

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