Lettera all’Assessore D’Amato: posti di lavoro a rischio con la fine dell’emergenza pandemica

Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da Andrea Medori a nome dei 28 colleghi all’Assessore alla Sanità regionale  per chiedere la salvaguardia del posto di lavoro.

“Gent.mo assessore

Desidererei ricevere la sua attenzione per poterle esprimere una questione di rilevante importanza.

Io e altri miei 28 colleghi siamo stati assunti dalla ASL di Viterbo mediante il bando pubblicato dalla Protezione Civile durante l’emergenza Covid, per ricoprire il ruolo di addetti ad attività amministrativa.

Le scrivo questa lettera a nome di tutti i miei colleghi e a nome di tutti coloro che oggi sono nella nostra stessa situazione, ovvero la seguente: al momento non c’è nessuna garanzia per quel che riguarda il nostro futuro lavorativo, e con il contratto che scadrà a breve, precisamente il 31 Marzo, ci ritroveremmo tutti senza lavoro. Mi sembra una cosa piuttosto ingiusta dato il nostro prezioso contributo che, sommato a quello di medici e infermieri, è riuscito allo stesso modo a contrastare una pandemia senza eguali.

Tengo e teniamo a sottolineare l’aggettivo “prezioso” perché abbiamo svolto orgogliosamente un compito cruciale, lavorando tutte le domeniche e tutti i giorni festivi da 15 mesi a questa parte, con turni che finivano per durare anche 10-12 ore. Siamo stati punti di riferimento per tutte le migliaia di persone che si recavano e si recano tuttora nei centri vaccinali per qualsiasi problematica di tipo burocratico, prendendoci spesso anche qualche brutta parola. Ci siamo occupati di registrare nell’apposito sistema regionale i dati delle vaccinazioni, i risultati dei tamponi, le attestazioni vaccinali. Abbiamo inviato rapporti giornalieri sul numero delle vaccinazioni e sul numero dei tamponi positivi agli appositi centri di raccolta dati regionali; abbiamo svolto attività di contact tracing. Abbiamo aiutato molte persone, che per vari problemi non potevano recarsi negli hub vaccinali, spostandoci con il nostro camper in giro per la provincia, garantendo anche a loro una copertura contro il virus. Siamo stati fondamentali al fine di trasmettere i dati per la creazione dei Green Pass, strumento divenuto ormai essenziale.

Non c’è alcun dubbio che noi amministrativi siamo stati una pedina fondamentale in una battaglia che ha tenuto impegnati tutti contro un nemico impercettibile. E allo stesso modo, proprio come il Covid, ci siamo sentiti e ci sentiamo invisibili. A differenza del personale sanitario, il quale in egual misura ha contribuito come noi alla lotta contro uno dei periodi più oscuri della storia mondiale, la nostra categoria non è rientrata nell’accordo tra sindacati e Regione Lazio che prevede una continuità lavorativa stabile per coloro che hanno affrontato in prima linea il Coronavirus. La domanda sorge spontanea, perché gli amministrativi no? Le ricordiamo, assessore, che ci siamo anche noi, abbiamo lavorato tutti duramente in questo periodo, rischiando anche per la nostra salute e per quella dei nostri cari. Le chiediamo riconoscenza per il grande lavoro svolto da tutti noi, nonostante le enormi difficoltà di cui siamo a conoscenza. Siamo ragazzi giovani e con una grande voglia di lavorare. La preghiamo pertanto di cogliere l’occasione per darci la possibilità di continuare a lavorare con grande impegno, proprio come abbiamo fatto finora.

Ringraziando per la cortese attenzione che vorrà accordarci porgiamo distinti saluti.”

 

Andrea Medori 

 

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