Le vie del cinema portano a Narni

Dal 3 all’8 luglio LE VIE DEL CINEMA portano a Narni, la deliziosa cittadina della bassa Umbria che ospita la rassegna diretta da Giuliano Montaldo e Alberto Crespi. In questa 23esima edizione si uniscono cinema e Storia,nel ricco programma ci sono incontri, lezioni pomeridiane aperte al pubblico, proiezioni serali di film restaurati dalla Cineteca Nazionale. Nella prima settimana di luglio Dal 3 all’8 luglio la rassegna – per la prima volta in collaborazione con Editori Laterza – affronterà temi storici attraverso lezioni pomeridiane aperte al pubblico, incontri e proiezioni serali di film restaurati dalla Cineteca Nazionale.

Fra gli ospiti presenti: Gianni Amelio, Renzo Rossellini, Christian Uva, Amedeo Feniello. Alberto Anile, Maria Gabriella Giannice, Steve Della Casa. Quanto ai film, in programma ci sono La presa di Roma, Quien sabe?, Il gattopardo, Vogliamo i colonnelli, Cronache di poveri amanti, Germania anno zero, Nel segno di Roma. Classici del cinema italiano restaurati di recente dalla Fondazione Centro sperimentale di cinematografia – Cineteca Nazionale. Film che seguono il filo rosso della manifestazione, ovvero il rapporto fra cinema e storia: sono titoli di genere (peplum, commedia, western) o diretti da grandi autori (Rossellini, Visconti, Lizzani) che mettono in scena momenti cruciali della storia italiana e mondiale. Torna la rassegna di cinema restaurato anche per i più piccoli con i classici della Disney, da Lilli e il vagabondo a Le avventure di Ichabod e mr. Toad, da Le avventure di Peter Pan a Pomi d’ottone e manici di scopa, Alice nel paese delle meraviglie e Mary Poppins.

Raddoppiano gli appuntamenti. Da sempre il festival è dedicato ai film italiani restaurati e contribuisce a tener viva la memoria del nostro cinema. Il lavoro sul passato e sulla sua persistenza nel nostro presente si allarga, in questa 23esima edizione, a una riflessione più ampia sul rapporto fra cinema e storia. “Le vie del cinema” diventa quindi un festival che unisce le due discipline – storia del cinema e Storia con la S maiuscola – in una formula inedita. Se quindi di sera il programma del festival si svolgerà come di consueto nel Parco dei Pini a Narni Scalo, il pomeriggio sarà possibile assistere a sei Lezioni di storia, in cui il cinema farà da coprotagonista. Il filo rosso sarà il libro 1917. L’anno della rivoluzione di Angelo D’Orsi (Laterza). In occasione dei cento anni passati dal 1917, anno decisivo per la storia d’Italia e del mondo, dal volume sono stati estrapolati sei momenti storici, sei temi fondamentali, a ciascuno dei quali sarà dedicata una lezione. I temi saranno sviluppati dallo stesso D’Orsi, da Alberto Crespi – che proporrà, all’interno delle lezioni, brevi visioni di spezzoni di film inerenti all’argomento – e dagli storici di prestigio (Gianni Cipriani, Maria Ferretti, Daniele Fiorentino, Nicola Labanca, Marco Mondini, Andrea Nicolotti) che, giorno dopo giorno, affiancheranno i due curatori.

Il pubblico potrà partecipare alle Lezioni di storia gratuite e aperte a tutti, all’interno del complesso monumentale di San Domenico nel centro storico di Narni. Si inizia il pomeriggio di lunedì 3 luglio: “La spia che venne dal Nord: Mata Hari & Co.” è il titolo dell’incontro in cui il giornalista e scrittore Gianni Cipriani analizza il tema dello spionaggio politico. La sera dello stesso giorno saranno proiettati La presa di Roma eNel segno di Roma: il primo dura meno di dieci minuti ed è il primo “kolossal” del cinema italiano, la ricostruzione della breccia di Porta Pia girata sui veri luoghi dell’evento. Il secondo (diretto da Guido Brignone e, in parte, da Michelangelo Antonioni) è un peplum, un film in costume ambientato nella città siriana di Palmira divenuta, in anni recenti, simbolo della lotta contro il terrorismo. Introdurrà la serata Gianni Amelio, da sempre appassionato del genere peplum.

Il pomeriggio di martedì 4 sarà la volta dell’incontro “Tutte le Caporetto d’Italia”, con Nicola Labanca, docente di Storia contemporanea all’Università di Siena: momento di riflessione sulla sconfitta in guerra. Quien Sabe? è il titolo del film diretto nel 1966 da Damiano Damiani che verrà proiettato la sera, uno dei western più politici degli anni ’60, tra i titoli più importanti di un genere che in quel decennio ha interpretato gli umori terzomondisti e rivoluzionari della società italiana. Ne parleranno due storici, Christian Uva (docente di cinema all’Università di Roma Tre e autore di saggi sul western italiano e sui suoi risvolti politici) e Amedeo Feniello (storico del medioevo e grande appassionato di cinema, del western in particolare).
Il programma completo su leviedelcinema.it

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