La recensione/ Le due vie del destino: Colin Firth tra torture e passione

Colin Firth e Nicole Kidman

Eric Lomax, (Colin Firth) è uno strano tipo con l’ossessione delle ferrovie. Patti, (Nicole Kidman) è forte e affascinante. Il caso li fa incontrare proprio su un treno e li fa innamorare. Subito si sposano e subito inizia l’inferno. Ne Le due vite del destino, dalla prima notte di nozze, Eric rivive il passato che non ha mai raccontato a nessuno. Dall’Inghilterra degli anni ’80 si fa un salto indietro per arrivare a Singapore. Passato e presente si intrecciano. È il 1942: Winston Churchill dichiara la resa ai giapponesi. Migliaia di soldati inglesi vengono imprigionati e fatti lavorare come schiavi alla
costruzione della ferrovia che collegherà Bangkok a Rangoon. La chiamano la “Ferrovia
della morte” e si capisce subito il perché. Eric e i suoi compagni vivono l’inferno dei lavori forzati, un passato che non lo abbandonerà più, tra violenza, umiliazione, fatica, paura. Eric rivive quando viene portato nella caserma della polizia segreta della Kempeitai, dove subirà ogni sorta di torture. Il suo incubo peggiore è incarnato nel personaggio del
poliziotto giapponese che è stato il suo aguzzino (Hiroyuki Sanada), alla Kempeitai. La tenacia della moglie Patti insieme all’aiuto di Finley, (Stellan Skarsgård) compagno del
vecchio soldato, lo aiuteranno ad affrontare i suoi demoni. Le due vite del destino riesce a far convivere le due facce del protagonista Una più vecchia, segnata dalla crudeltà della vita, che poche volte è riuscita a concedersi momenti di gioia.
L’altra più giovane, coraggiosa, fedele al proprio ruolo di soldato.
Magistrale interpretazione di Colin Firth che nei panni di Eric riesce a far silenziosamente rivivere la tragedia del passato. Bastano le sue espressioni per trasmettere la sofferenza,
l’umiliazione, l’orrore della guerra.
Interpretazione di grande realismo anche quella del giovane Jeremy Irvine. I suoi occhi
terrorizzati e le sue grida, rendono le scene delle torture ancora più
strazianti.
Le due vie del destino è tratto dal romanzo autobiografico The Railway Man scritto proprio da Eric Lomax.
Un film sul senso dell’onore, la dignità umana e l’inutilità delle guerre. Come dice il protagonista, arriva un momento in cui bisogna smettere di odiare. Solo grazie all’amore l’uomo può salvarsi.

DATA USCITA: 11 settembre 2014
GENERE: Drammatico
ANNO: 2013
REGIA: Jonathan Teplitzky
SCENEGGIATURA: Frank Cottrell Boyce, Andy Paterson
ATTORI: Colin Firth, Nicole Kidman, Stellan Skarsgård, Jeremy Irvine, Hiroyuki Sanada, Sam Reid
DURATA: 116 min.

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