Affinché il Pnrr, che poi significa Piano nazionale di ripresa e resilienza, vada a buon fine servono determinazione, denari e (perché no?) anche un pizzico di fantasia che abbini risorse alla italica lungimiranza. Ed ecco che nella variegata serie di iniziative pensate dalla Regione Lazio e dalla Confartigianato figurano perfino contributi alla filiera del wedding, cioè sugli articoli e le necessità di chi decide di sposare: abiti da cerimonia, bomboniere, confetti, ninnoli vari. Probabilmente nell’elenco non saranno inserite le spese per la santa messa e l’officiante. Comunque è una delle misure, tra le tante, che saranno adottate dalla Regione unitamente alle associazioni di categoria. Sono state presentate, almeno nella loro elaborazione, presso la sede viterbese di Confartigianato da Paolo Orneli, assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca e Innovazione. Presente il consigliere regionale, Enrico Panunzi. Difficile, praticamente impossibile, preventivare l’entità dei finanziamenti che arriveranno alle imprese della Tuscia: dipenderà dallo stanziamento europeo, dalla capacità di spesa delle imprese, della Provincia, dei vari Comuni. Certo è un’occasione unica per tutti per risalire la corrente della crisi scattata ancor prima del Covid e che la pandemia ha reso più acuta. Tra le iniziative in corso e annunciate dall’assessore Orneli la concessione alle imprese di piccoli crediti (da 10.000 a 50.000 euro); il Fondo futuro di garanzia verso le banche per le persone in difficoltà; le opzioni per rendere meno problematico l’accesso al credito. Poi i contributi per la filiera agroalimentare, riservata a tutti gli operatori del settore (bar, ristoranti, alberghi) che decidano di acquistare prodotti regionali. E, come accennato, facilitazioni economiche per chi decide di convolare a giuste nozze. “Un pacchetto di agevolazioni finanziarie – ha puntualizzato l’assessore Orneli – che rientrano nella grande sfida della transizione. Il Lazio ha l’opportunità di fare un salto nel futuro con tutte le opportunità che esso può offrire. Una sfida vera perché nulla sarà più come prima”. Un programma sostanzioso che dovrà essere accompagnato dalla costante attenzione di tutti: rappresentanze di categoria, lavoratori, enti istituzionali. “Non va assolutamente bloccata la catena – ha avvertito il consigliere Panunzi – che collega questi soggetti. Il rischio è che si rompa il circolo virtuoso delle istanze e delle risposte. Abbiamo un enorme bisogno di un contatto serrato tra il governo e la gente”. Il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, a marzo sarà a Viterbo per fare il punto della situazione. Primo pit stop della corsa che dovrebbe far risalire la china alle imprese e offrire nuovo slancio all’economia.


























