La Viterbese contro il Bisceglie conquista la prima sospirata vittoria

Claudio Petricca

VITERBESE (4-3-3): Forte; De Giorgi (24’p.t. Messina M.), Atanasov, Sini, De Vito (14’s.t. Rinaldi); Baldassin, Palermo, Cenciarelli; Pacilli 34’s.t. Molinaro), Bismark (34’s.t. Artioli), Vandeputte.
A disposizione: Micheli, Schaeper, Perri, Milillo, Otranto, Roberti.
Allenatore: Stefano Sottili
BISCEGLIE (3-5-2): Crispino; Longo, Onescu, Maestrelli (26’s.t. Messina A.); Calandra, Scalzone (9’s.t. Camporeale), Risolo, Giacomarro, Raucci (9’s.t. Toskic); De Sena, Starita (29’s.t. Bottalico).
A disposizione: Addario, Maccarrone, Beghdadi, Antonicelli.
Allenatore: Ciro Ginestra
Arbitro: Marco Ricci di Firenze
Assistenti: Mirco Carpi Melchiorre di Orvieto e Tiziana Trasciatti di Foligno.
MARCATORI: 15’p.t. Pacilli, 33’p.t. Bismark, 12’s.t. Pacilli, 33’s.t. Vandeputte (r).
NOTE: Giornata soleggiata, spettatori 800 circa. Calci d’angolo 5-3 per il Bisceglie. Ammoniti: Vandeputte, Pacilli, Rinaldi, Calandra, Onescu. Recupero: 1’+3.

Viterbese-Bisceglie: 4 a 0

La Viterbese cala il pokerissimo contro il Bisceglie, rompe l’incantesimo e conquista la prima sospirata vittoria in campionato. Questa volta non ci sono stati cali di nessun genere, anche perché lo spessore tecnico del Bisceglie era decisamente diverso da quello del Trapani, con la squadra che ha interpretato nel modo migliore la partita mettendola in cassaforte già nel primo tempo consentendo a Forte di trascorrere un tranquillo pomeriggio di relax dopo le streghe viste contro il Trapani. Al di là delle assenze, anche in corso d’opera, la squadra si è espressa su buoni livelli lasciando finalmente quell’ultimo posto che stava diventando troppo pesante ed ingombrante per il suo valore complessivo. Tante le note positive ad iniziare dalla tenuta fisica apparsa migliore soprattutto nel finale, per proseguire con le prestazioni di Pacilli, MVP del match, Vandeputte, Palermo ma tutto il gruppo ha mostrato incoraggianti segnali di crescita.
Stefano Sottili, soddisfatto del primo successo, è costretto parò a fare i conti con una infermeria affollata anche se la settimana di tempo potrebbe concedergli qualche recupero importante.
SOTTILI – “Se vogliamo andare a cercare l’unica nota stonata di questa giornata sono i tanti assenti e quelli che durante la gara sono usciti per problemi muscolari. Ora però abbiamo una settimana prima di andare ad affrontare un’altra gara ufficiale ed avremo modo di fare le valutazioni del caso su chi in questo momento ha qualche problemino”. Una prestazione figlia dei buoni settanta minuti offerti contro il Trapani: “Sono d’accordo – afferma Sottili – già dalla ripresa di lunedi avevamo rimarcato che si dove ripartire da li perché solo con quell’atteggiamento c’era la possibilità di continuare a crescere e si sarebbe tornati ai tre punti perché ne avevamo voglia e tanto bisogno, c’è la consapevolezza di aver intrapreso la strada giusta dobbiamo essere bravi noi a dare continuità”. Poi le parole su Bismark: “Riuscisse ad allenarsi come ha interpretato la gara oggi probabilmente sarebbe in grado di ritagliarsi molto più spazio anche perché la concorrenza è tanta e se tu non dimostri in allenamento quello che puoi e vuoi fare è anche difficile che venga scelto”. Nel finale grande spirito di squadra da parte del gruppo: “E’ un segnale importante che avrei voluto da qualche giovane in più mentre da qualche grande avrei voluto un pochino in più di gestione. Come atteggiamento generale sono d’accordissimo, meglio una corsa in più ma in questi momenti sono contento se me la fa qualche giovane, quelli che comunque debbono avere la voglia e lo spirito garibaldino di sfruttare tutte le occasioni che hanno però comunque fa piacere che al novantesimo Palermo che durante il primo tempo ha manifestato un fastidio muscolare non si sia risparmiato ed al novantesimo è andato in pressione sui loro difensori. L’atteggiamento è quello giusto ed anche durante la settimana ribadiamo di non risparmiarsi, lo spirito è questo”. La svolta? “Ma quale svolta – conclude Sottili – l’aspettavamo da tempo e secondo me c’erano stati i presupposti per arrivarci anche prima ed arrivare alla vittoria in un percorso come il nostro di grande sofferenza credo sia la medicina migliore però dobbiamo avere anche la consapevolezza che necessità continuità di prestazione perché quello che conta di più è dare continuità da parte di tutti quelli che vengono impiegati”. Ora una settimana di intenso lavoro per preparare la delicata e difficile trasferta di Catanzaro in programma mercoledì prossimo sperando in qualche recupero dall’infermeria.

Foto di Max Luz

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