La vaccinazione anti-SARS-COV2 nei pazienti oncologici: due nuovi lavori pubblicati dalla Uoc di Oncologia di Belcolle

Due nuovi lavori scientifici sugli effetti dei trattamenti antitumorali nei pazienti oncologici sottoposti a vaccinazione anti-SARS-COV2 sono stati recentemente pubblicati su due prestigiose riviste scientifiche: ESMO Open ed Annals of Oncology, riviste ufficiali della Società europea di oncologia medica (ESMO).

Si tratta di due lavori importanti – commenta Enzo Maria Ruggeri, direttore del dipartimento di Onco-ematologia e servizi della Asl di Viterbo – che integrano il primo studio già pubblicato a settembre, sempre sulla rivista Annals of Oncology, e che ribadiscono la capacità e la qualità del lavoro mostrata non solo dalla unità operativa di Oncologia ma anche dalle altre unità coinvolte nel progetto. Nello studio pubblicato su ESMO Open abbiamo effettuato un’analisi per valutare l’effetto dei trattamenti antitumorali sulla immunogenicità indotta dalla vaccinazione. L’obiettivo primario di questo lavoro era quello di valutare sia le modifiche del titolo anticorpale (IgG) contro la sub unità della proteina spike S1 della SARS-COV-2, sia la percentuale di sieroconversione. L’analisi, eseguita su 366 pazienti, ha mostrato una complessa interazione tra alcuni farmaci, ad esempio quelli che interferiscono con la sintesi del DNA, gli inibitori di tirosin-chinasi e la polichemioterapia”.

Il secondo articolo, nuovamente pubblicato su Annals of Oncology, – aggiunge Fabrizio Nelli, coordinatore della Lung unit viterbese – consiste nell’aggiornamento a 6 mesi dello studio Vax-On divulgato a settembre 2021. Da questa analisi a lungo termine, eseguita su 311 pazienti, è emerso che la vicinanza temporale della vaccinazione alla chemioterapia non compromette la risposta immunitaria, che rimane adeguata anche 5 mesi dopo la seconda dose di vaccino”.

Portare a termine sia questi studi, sia quelli ancora in corso – conclude Enzo Maria Ruggeri -, non sarebbe stato possibile senza il sostegno dato al progetto dalla direzione strategica della Asl – che ci ha sostenuto in tutte le fasi. Desidero ringraziare, infine, tutti i medici e biologi che hanno contribuito con il loro impegno a ottenere questi risultati, consentendo alla Asl di Viterbo di essere tra le prime in Italia a pubblicare su questo specifico argomento, ma soprattutto i pazienti e i loro familiari che hanno accettato di partecipare. Infine un ringraziamento va al team infermieristico del Day hospital della nostra unità operativa di Oncologia, senza il cui contributo questi progetti non sarebbero mai stati attuati”.

 

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