La scomparsa di Mario Brutti: i tributi di cordoglio

“Se ne va un grande uomo e un grande viterbese”.

Sono condensati in questa frase i tanti sentimenti di cordoglio che si stanno manifestando per la scomparsa del dottor Mario Brutti, per l’uomo e per il professionista che è stato, per  tutti coloro che lo hanno conosciuto.Per chi ha fatto un pezzo di strada con lui è stato un vero privilegio.

 

Domenico Merlani, commissario straordinario della Camera di Commercio di Viterbo 

Esprime le condoglianze ad amici e famigliari per la scomparsa di Mario Brutti: “Se ne va un grande uomo, sempre disponibile a collaborare ogni qualvolta si presentasse l’occasione per la sua amata Viterbo e per i suoi concittadini, soprattutto i più giovani. Dal carattere saggio e pacato, ha trasmesso a chiunque di noi abbia avuto la fortuna di incontrarlo e di lavorarci insieme la stessa sicurezza e serenità nell’affrontare e risolvere i problemi. In particolare nel suo ruolo di presidente della Fondazione Carivit ha favorito il sostegno di numerose iniziative per la crescita e lo sviluppo del territorio”.

 

Da Confesercenti Viterbo

“La notizia della scomparsa del dottor Mario Brutti, ci addolora – dichiara Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo, a nome del direttivo e di tutti gli associati – L’attività condotta da Brutti nel corso della sua presidenza della Fondazione Carivit ha segnato sensibilmente l’economia della città consentendo di confrontarsi su temi di grande rilevanza quali l’ammodernamento di numerosi comparti, tra cui l’artigianato, le piccole e medie industrie, l’imprenditoria del terziario in genere. La sua scomparsa è una grave perdita per la città e la Tuscia. Partecipiamo commossi al dolore dei familiari ed esprimiamo sentite condoglianze”.

 

Da Giuseppe Roma Direttore generale del Censis 1993 -2014

Mario Brutti, un galantuomo e un grande viterbese

Mario Brutti, mancato lo scorso venerdì, è stato quello che si definisce  una persona speciale. Nelle reti di colleghi e di amici in cui si è immediatamente propagata la triste notizia, il giudizio è stato unanime:una persona competente dal particolare tratto umano, ironico e affabile. Sono doti rare in generale, ma particolarmente in questi tempi difficili dove spesso al potere non corrisponde il sapere. Mario è stato validissimo ricercatore, con cui ho condiviso una lunga esperienza di lavoro al Censis, e principale animatore degli studi economici che hanno portato quell’istituto a diventare – a partire dagli anni ’70 – un punto di riferimento per promuovere i distretti di piccole imprese. Con la Fondazione Tagliacarne delle Camere di  Commercio fu promotore di uno dei primi rapporti su impresa ed economia locale. Al Censis era spesso incaricato di avviare la discussione sui temi da trattare nell’annuale rapporto. Nelle affollate riunioni che si tenevano allora per individuare le linee interpretative dell’anno, lui arrivava  con un foglietto scritto a mano e una quindicina di punti. Erano i principali fenomeni in corso e riguardavano come le imprese stavano innovando, le famiglie consumando, le città trasformandosi e così via. Non poche volte, e per questo lo prendevamo in giro, ricavava queste giuste intuizioni da quanto aveva potuto notare in una visita a Viterbo, città cui era legatissimo e dove come è noto ha vissuto l’ultima parte della sua vita. Idee che poi si rilevavano giuste e condivise,tramite i media, dall’opinione pubblica e dalle istituzioni a livello nazionale. Non faceva pesare il suo successo professionale, anzi  era il più affabile e amichevole,vicino a i ricercatori più giovani e indulgente anche rispetto alle analisi più strampalate o errate. Mai sentito alzare il tono della voce, mai un pettegolezzo o una lamentela, anche dopo gravissimi lutti familiari. Quando si è in vita molti  pensano a come mantenere vivo il ricordo  dopo l’ultimo viaggio. Mario non ci pensava,credo, e per questo chi lo ha conosciuto ne serberà per sempre una gradevolissima memoria.

 

Dai soci del Centro Studi Santa Rosa da Viterbo

La valorizzazione del patrimonio culturale sia esso archivistico librario che torico artistico e architettonico, è sempre un valore aggiunto di chi crede nelle potenzialità di persone che ne fanno un motivo professionale di divulgazione e partecipazione.

Un caro saluto e un sincero Grazie al dottor Mario Brutti per il suo costante sostegno al nostro lavoro.

Della CNA di Viterbo e Civitavecchia

La notizia della scomparsa di Mario Brutti, ex presidente della Fondazione Carivit, ha colpito la CNA di Viterbo e Civitavecchia.

“Era una persona perbene, uomo di profonda cultura, attento e sensibile ai problemi sociali. Abbiamo avuto il privilegio di confrontarci di frequente con lui sui temi dello sviluppo della Tuscia negli anni della sua presidenza alla Fondazione Carivit e di condividere progetti per la valorizzazione dei mestieri d’arte. Ci piace ricordare la sua visione lunga dell’artigianato, che ‘deve mobilitarsi – sono le sue parole – nella riscoperta delle proprie radici e nella riproposizione di risposte nuove in un tempo di grandi trasformazioni, nella consapevolezza che, nel cambiamento in corso, un ruolo da protagonisti spetta proprio a chi fa della creatività, della personalizzazione e dell’adattività le risorse prime alle quali attingere per andare oltre la standardizzazione’. Il contributo di Mario Brutti alla crescita culturale del territorio è stato significativo”. Così Angelo Pieri e Luigia Melaragni, rispettivamente presidente e segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, che esprimono ai familiari sentimenti di profondo cordoglio.

 

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI