La ricetta tipica :le frittelle di San Giuseppe fatte in casa

Le frittelle di riso di San Giuseppe, sono dei dolci tipici che vengono preparati un po’ in tutto il centro Italia, soprattutto Umbria e Toscana. Un dolce di rito della tradizione viterbese ancor oggi il frutto delle ricette tramandate a voce, quelle delle nonne, con le dosi a cucchiai e pizzichi, infatti anche stavolta le frittelle di riso sono buonissime, unico difetto, non riuscire a smettere di mangiarle. Quella che preparava la mia nonna Margherita erano insuperabili. In questa occasione  la squisita ricetta viterbese è  tratta dal libro “Guida enogastronomica della Tuscia -A tavola con gli Etruschi” Le frittelle di San Giuseppe come tutte le ricette presentano delle varianti. C’è chi cuoce il riso in latte e acqua, c’è chi non aggiunge le uova, la farina o il lievito. E c’è chi aggiunge prima i tuorli e poi le chiare montate a neve ma gli ingredienti non sono dissimili.

Ingredienti:

riso 250 gr, latte 750 gr, farina 100-200 gr, 3 uova,sale, 2 chiucchiai di rum,150 gr di zucchero semolato,1 bustina di vanillina,150 g di uvetta,1 bustina di cannella, buccia di limone o arancia, lievito .

Preparazione
Fate cuocere il riso nel latte allungato con un poco di acqua e sale, scolare e lasciarlo raffreddare. In una terrina lavorare tre rossi d’uovo con lo zucchero sciolto nel latte, insieme con la farina quanto basta, aggiungere l’uvetta lavata e tenuta a bagno nel vino, la cannella, la vaniglia, la buccia grattugiata di un limone o di un arancio, rum, una bustina di lievito per dolci e due chiare d’uovo montate a neve. Incorporarvi il riso, aggiustare il sapore, con l’eventuale aggiunta di altro zucchero e la consistenza dell’impasto, che deve essere simile ad una pastella piuttosto densa,lasciarlo riposare per un’oretta. In una padella contenente olio extravergine di oliva caldo gettateci dentro delle cucchiaiate abbondanti d’ impasto in modo da ottenere delle frittelle tonde che lascerete cuocere da entrambi i lati, fino alla doratura della superficie esterna. Una volta estratte, asciugate si depositano su carta assorbente da cucina e si cospargono di zucchero a velo.
Sono pure buone servite lievemente calde, appena appoggiare in forno temperatura 100°.
Ma pure ben conservate per i giorni a venire, l’una tira l’altra.

 

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