La quarantena per i cani: come è andata per Indio

La quarantena è stata psicologicamente pesante non solo per noi, ma anche per nostri amici a quattro zampe. Per oltre un mese e mezzo anche il nostro amico Indio è stato costretto a rinunciare alle sue lunghe passeggiate al parco e alla socializzazione con gli altri cani.
E’ stata una noia mortale anche per Indio che comunque ogni giorno negli orari abituali i suoi padroni Rachele e Tonino facevano scendere per il giro dei suoi bisognini nel circondario di casa. Ma lui nel momento in cui doveva rientrare si fermava e per farlo muovere per i suoi amati padroni è stata una vera fatica, una palestra quotidiana, per fortuna che Indio è di stazza piccola un volpino meticcio.
E allora come è andato questo isolamento? Qualche gioco casalingo per tenerlo impegnato e attivo, ma lui le sue orecchie le appuntiva non appena sentiva il dischiudersi della porta dell’appartamento di pianerottolo, in cui re sovrano dimora Giulio, un felino incrocio di certosino, con personalità molto arguta non consentiva alcun avvicinamento al povero Indio desideroso di leccare i suoi croccantini, di superare la linea di confine, il soffiare in modo intimidatorio di Giulio lo faceva in modo rattristito desistere. Gli veniva concesso dal grigio e giovane gatto solo avvistamenti ma niente di confidenziale. Insomma si sono di fatto distanziati da soli. Cane e gatto.

Pur avendo i suoi padroni impegnato Indio in altre occupazioni, per il nostro cane la quotidianità stava diventando davvero stressante.

I cani sono animali abitudinari: se da un lato sono sicuramente felici di averci con loro 24 ore al giorno, dall’altra la loro routine è messa a dura prova dalle regole ferree imposte dall’isolamento in casa a cui siamo stati sottoposti, noi e loro. Le passeggiate sono brevi o brevissime, sempre e solo attorno a casa e le annusatine con i cani dei dintorni sono solo un ricordo. Non poteva durare di più!
Ma finalmente è arrivata la libera uscita e per lui ritrovare il suo giardinetto a fianco alla chiesa del Paradiso è stato un inno alla gioia manifestato con scodinzolamenti e generose leccate verso tutti coloro che incontrava, anche i ritrovati suoi simili. Indio si è dimostrato più sensibile del solito al clima ritrovato.
«Il cane è un animale gregario: per questo motivo percepisce molto in fretta i cambiamenti di umore del branco di umani con il quale vive», spiega Stefano Pozzi, istruttore ed educatore cinofilo. E il nostro testimonial ne ha dato prova.

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