VITERBO – “La pallacanestro mi ha insegnato a non mollare mai”. Lucia Venanzi, classe 2004, spoletina di nascita ma viterbese ormai d’adozione, in forza alle Ants dal 2000, si racconta a Tusciaup dopo la bella vittoria in casa dell’NPC Rieti per 69 – 49.
Chi è Lucia Venanzi?
Sono nata a Spoleto e ho frequentato fino alla terza media le scuole nella mia città. Amo fare qualsiasi tipo di sport e gioco a pallacanestro da quando sono piccola. A maggio compio 18 anni, frequento il quarto S.I.A. a Viterbo, dove vivo studio e gioco da 4 anni.
Quando arrivi a Viterbo e perché?
Sono arrivata in città per seguire la passione della pallacanestro, avevo 14 anni.
Cosa dissero all’epoca i tuoi genitori?
I miei genitori hanno cercato di trattenermi, ma il sogno di potermi misurare con contesti più ampi e poter crescere nello sport era ed è il mio sogno.
Perché hai scelto proprio la Domus Mulieris?
Ho scelto le Ants – Domus Mulieris perché ero stata invitata a fare un torneo estivo a Viterbo, mi è piaciuto molto il contesto e mi sono trovata bene sin dal primo giorno.
Come è organizzata la tua giornata?
La mia vita è organizzata in scuola, allenamento e ogni tanto cerco di trovare il tempo fare qualcosa di diverso per staccare un po’. Frequento il Paolo Savi, indirizzi SIA (sistemi informatici aziendali). In casa vivo con alcune delle mie compagne di squadra, anche loro fuori sede, cercando di organizzarci sempre al meglio tra pulizie e cucina.
Qual è il piatto forte di casa Venanzi-Grassia?
Gli gnocchi al cucchiaio
Come ti trovi a Viterbo?
A Viterbo mi trovo bene, le persone che ho attorno mi vogliono bene e mi fanno sentire in famiglia.
Cosa ti manca ti più?
I miei affetti, i miei amici, la mia casa. Sono uscita troppo presto dalla mia confort zone, ma quando gioco, l’emozione, la gioia che provo mi ripagano di tutti i sacrifici.
Siamo nella poule salvezza: tre vittorie e una sconfitta…
Sì! siamo nella poule salvezza! È ancora tutto in divenire ma io e le compagne ci stiamo impegnando per fare bene, anche se non sempre le cose vanno come vorremmo e questo l’ho imparato dallo sport ci sono molti fattori tutti che devono allinearsi per vincere.
Bella e netta vittoria in casa dell’NPC Rieti per 69 a 49: che partita è stata?
È stata una partita molto intensa fino alla fine, noi tutte volevamo portarla a casa e ci siamo riuscite…
Tu giochi anche nell’under 19. Come state andando?
L’under 19 mi sta dando grosse soddisfazioni, siamo ben piazzate.
Prossimo incontro?
La prossima settimana ci confronteremo con la Stella Azzurra, una corazzata, con grandi qualità fisiche, tecniche e tattiche. Non ci tireremo indietro e lotteremo fino alla fine per provare a portarla a casa.
Descrivici coach Scaramuccia.
Coach Scaramuccia è una persona molto seria ed equilibrata, a volte mi fa stare male pensare quanto l’ho deluso, ma lui non molla mai, è sempre presente e cerca di far uscire il lato migliore di noi sia in campo sia nella vita. E’ mitico.
Qual è la compagna di squadra con cui hai maggiormente legato?
Mi trovo bene con tutte, in questi quattro anni ho conosciuto tante ragazze e ognuna di loro mi ha arricchito in questo periodo. La ragazza con cui ho legato di più è Martina Grassia, ma davvero sono tutte fantastiche.
Perché hai deciso di giocare a basket?
Perché mi piace anche quando perdo! La pallacanestro mi ha insegnato a non mollare mai e non vedo l’ora ogni giorno di tornare in palestra a scacciare via tutti i pensieri. Questo è lo sport più bello del mondo, mi dà forza. Quando entro in campo, è tutto completamente diverso, tutto si tranquillizza, ci sono solo io, la palla e le mie compagne in campo pronte a lottare, combattere e soprattutto divertirci insieme per raggiungo i nostri obiettivi.
Come ti vedi da grande?
Il mio sogno è quello di poter giocare a basket il più a lungo possibile e di poterlo far diventare un lavoro. Ma il mondo del basket femminile è complicato, perciò ho un po’ di riserve che spero di poter accompagnare sempre con qualche partitella.

























