La necropoli di Centocamere e la Madonna del Torano. Un viaggio nel cuore dell’Etruria

Luciano Pasquini

Da poco aperta al pubblico la necropoli di “Centocamere” situata di fronte a un pianoro sul versante occidentale di Grotte di Castro, le tombe finora riportate alle luce, mostrano un arco temporale intorno al VII sec. a.C. Un viaggio nel cuore dell’Etruria. Un salto all’indietro di 2.500 anni alla ricerca di quanto resta della grande civiltà dalla quale è nata Roma.
Lì la particolare denominazione è dovuta alla presenza di numerose tombe collegate tra loro da un sistema di fori aperti dai “tombaroli” durante i loro scavi clandestini cosi da potersi spostare agevolmente da una tomba all’altra. La tomba catalogata (CC4) si sviluppa per una lunghezza di circa sedici metri e comprende cinque camere di sepoltura e tre laterali, percorrere i cunicoli è senza dubbio un’esperienza interessante visto che sono illuminate e ben raggiungibili. In età medioevale, furono riutilizzate per ricavarne ambienti utili all’allevamento e al ricovero. Da non perdere il vicino museo di Grotte di Castro dove una attenta “musealizzazione” da modo di vedere e capire, come i manufatti trovati nella necropoli, erano disposti nel corredo funerario e il loro uso quotidiano. A pochi chilometri da Grotte di Castro nel territorio comunale di San Lorenzo Nuovo nella chiesa rurale della Madonna del Torano, probabilmente costruita su i resti di un tempio Etrusco dedicato alla Dea Turan. Un bellissimo affresco raffigura una Madonna con bambino benedicente, della seconda metà del 400 di scuola Senese, l’ affresco di cui si è avanzata l’ipotesi, possa essere un opera di Piermatteo d’Amelia – merita uno studio, sarebbe interessare saperne qualcosa di più in merito, e chiamiamo in causa stidiosi d’arte del periodo come lo stesso Claudio Strinati, che questa terra dopo che l’ha studiata non ha mai finito di amarla- . La chiesa fu edificata in seguito ad una leggenda, la quale narra di un Toro di razza maremmana che tutti i giorni, dopo aver attraversato a nuoto il lago di Bolsena, andava nel luogo dove ora sorge la chiesetta e s’inginocchiava, un contadino che notò la scena, e sul punto dove si soffermava, trovò un quadro della Madonna del Rosario il fatto destò scalpore e il parroco del paese dopo aver assistito di persona al fatto decise che in quel punto di costruire una chiesa interamente innalzatagrazie al lavoro degli abitanti di San Lorenzo Nuovo. Il contributo di guide ben preparate, permette di scoprire luoghi come e contribuisce in modo favorevole ad acquisirne una maggiore conoscenza.

 

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