La Lingua dei Segni Italiana è un patrimonio culturale

Per l’Ente nazionale Sordi – ENS, in prima linea da anni nella battaglia per questo riconoscimento, è un “giorno storico. Dopo una lotta pluridecennale siamo arrivati finalmente a questo risultato importantissimo, un segno di civiltà e una conquista non solo per le persone sorde, ma per tutta l’Italia”.Finalmente la Repubblica Italiana riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana – LIS. La conquista, fondamentale per una vera inclusione delle persone sorde, vedrà un maggiore impegno per l’abbattimento delle barriere comunicative e culturali, portando l’Italia al pari degli altri Paesi europei che già riconoscono il valore delle proprie lingue dei segni. Camera e Senato, nella conversione in legge del cosiddetto Decreto Sostegni, hanno infatti approvato il disegno di legge che all’articolo 34-ter. “riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST)“. Sono riconosciute, inoltre, le figure degli interpreti LIS e LIST come professionisti della traduzione e interpretazione. Nel testo si legge anche che “per favorire l’accessibilità dei propri servizi, le pubbliche amministrazioni promuovono la diffusione dei servizi di interpretariato in LIS e in LIST, la sottotitolazione e ogni altra modalità idonea a favorire la comprensione della lingua verbale nonché iniziative di formazione del personale“.

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