La comunità Sikh veste di colori le strade viterbesi

Un tripudio di tinte vibranti e rappresentazioni rituali a Viterbo per il tradizionale corteo della comunità Sikh in programma domenica 19 novembre 2017.

L’Associazione religiosa e culturale “Baba Buddha Ji” ha comunicato che, come ogni anno, la numerosa comunità di indiani sikh presenti nel territorio viterbese celebrerà le sacre scritture Guru Granth Sahib sfilando con un corteo religioso per le strade del centro della città. I fedeli, provenienti da diverse zone d’Italia (oltre a Viterbo anche Roma, Ladispoli, Sabaudia, Fondi, Terracina, Siena ed Arezzo) si raduneranno a Valle Faul alle ore 11:30 per svolgere i vari rituali precedenti la processione religiosa. La suggestiva manifestazione inizierà alle ore 13:00 e si snoderà interessando le principali vie della città (via del Pilastro, piazza della Rocca, via Matteotti, via Marconi, largo Benedetto Croce, piazza Martiri d’Ungheria, via El Alamein) con termine previsto per le ore 16:00.

La comunità Sikh, molto radicata in tutto il territorio italiano, celebra così ogni anno una delle feste più importanti della propria storia religiosa, quella del “libro sacro”, considerato dai fedeli un vero e proprio guru vivente, o meglio, l’ultimo dei guru poiché custodisce al suo interno le parole e i pensieri dei dieci guru Sikh, i padri della religione (oltre ad accogliere precetti provenienti dalla religione induista e islamica). Il Guru Granth Sahib è considerato una guida spirituale imprescindibile per la comunità indiana, che proprio in virtù degli insegnamenti contenuti nel testo sacro ha plasmato un proprio modus vivendi caratterizzato dalla pratica della gentilezza e dell’umiltà, e dall’esercizio della tolleranza e della compassione nel rispetto di tutte le fedi esistenti.
La quotidianità di un fedele Sikh risulta dunque scandita da princìpi spirituali e da particolari norme di vita concreta che si traducono nei tradizionali simboli esteriori, i Cinque Kakaar, indossati sempre da ogni appartenente alla comunità: kesh (i capelli non vengono mai tagliati ma lasciati crescere naturalmente perché considerati un dono di Dio), kangha (il pettine tenuto all’interno dei capelli, a loro volta racchiusi in un turbante), kara (il bracciale di ferro, considerato sacro poiché originariamente creato dai dieci guru), kachera (il caratteristico tipo di biancheria indossato dai Sikh battezzati) e kirpan (il pugnale sacro, simbolo di giustizia e di libertà di spirito, mai utilizzato a scopo d’offesa ma, al contrario, indossato simbolicamente contro la violenza e l’ingiustizia verso i deboli e gli oppressi).

Proprio ispirata a questo forte senso di pace e fratellanza, la colorata festa si svolgerà armoniosa lungo le strade viterbesi, inondando di intensi colori e travolgente entusiasmo il centro della città e rappresentando una preziosa occasione per imparare a praticare l’inclusione e l’accoglienza, nell’incontro delle comunità e nell’accettazione consapevole e pacifica dell’altro.

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